Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Studio indaga le reazioni cervello con un arto virtuale

Più forte l'illusione incorporazione, più si 'abbandona' l'arto reale

Redazione ANSA ROMA

Uno tra i sintomi più comuni quando si viene colpiti da una patologia del sistema nervoso, come ad esempio l'ictus, è la perdita della capacità di controllare gli arti. Il recupero di questa funzione è uno tra gli obiettivi ricorrenti dei percorsi di neuroriabilitazione. Ma cosa accade al cervello in persone a contatto con un braccio virtuale posizionato in modo realistico al punto da creare il cosiddetto embodiment, ossia l'illusione di possedere e controllare quell'arto? A seconda di quanto è forte l'illusione, il cervello abbandona il braccio reale, con un decremento di attività della corteccia motoria. Lo evidenzia uno studio della Fondazione Santa Lucia Irccs, pubblicato sul Journal of Neuroscience.

Attraverso l'uso combinato di Realtà Virtuale immersiva e Stimolazione Magnetica Transcranica, i ricercatori hanno indagato le reazioni del cervello quando viene 'incorporato' un braccio virtuale, con l'obiettivo di perfezionare lo sviluppo di protocolli di neuroriabilitazione e ausili o protesi esterne.

Tramite queste tecniche è stato possibile indagare l'attività della corteccia motoria, situata nel lobo frontale e deputata al movimento del braccio che il soggetto osservava virtualmente.

"L'esperimento ha mostrato come pochi secondi prima che il soggetto iniziasse a percepire il braccio virtuale come appartenente al proprio corpo - spiega il ricercatore Elias Casula - l'attività della corteccia motoria diminuiva sensibilmente, come se il corpo stesse 'abbandonando' il braccio reale per 'incorporare' il braccio virtuale. Nello stesso tempo è stato trovato che le aree posteriori, dette parietali e responsabili della rappresentazione mentale dello schema corporeo, erano maggiormente attive e comunicanti con le aree deputate al movimento" ."Questo fenomeno - conclude Casula - ci consente di capire quali caratteristiche deve avere un arto esterno per essere più facilmente 'incorporabile': un'informazione essenziale nello sviluppo di protesi e nella neuroriabilitazione". (ANSA).
   

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA