Operata a tre giorni di vita per
una rara malformazione al naso che le impediva di respirare, ora
sta bene. L'intervento è stato eseguito al policlinico
Sant'Orsola di Bologna su una bambina di due chili e duecento
grammi, affetta da una atresia coanale, una malformazione alle
vie nasali.
Appena nata, a Rimini, la mattina del 20 luglio, le
ostetriche che seguivano il parto si sono rese conto che
qualcosa nella respirazione non funzionava a dovere, era
affannata e il colorito della bimba troppo intenso. Cominciate
le manovre di emergenza, allertato il pediatra e il 118, i
soccorsi sono intervenuti subito. La piccola, infatti, è nata in
casa per scelta dei genitori e il sistema sanitario
dell'Emilia-Romagna in questi casi mette a disposizione un
servizio di allerta 118 pronto a intervenire.
Trasportata alla Terapia intensiva neonatale dell'ospedale
Infermi di Rimini, i medici hanno diagnosticato la rara
malformazione che consiste nell'incompleto sviluppo della
porzione più posteriore delle cavità nasali (le coane), ciò
comporta una assenza di continuità delle cavita nasali con il
rinofaringe. In sostanza il naso è costantemente chiuso e non
comunica con la gola per la presenza di un diaframma che può
essere osseo o membranoso. Nel caso della bambina si trattava di
una atrasia bilaterale, la condizione più seria.
La bambina, una volta stabilizzata, il 23 luglio è stata
trasferita alla Rianimazione pediatrica del Policlinico di
Sant'Orsola Irccs, centro di riferimento regionale diretto da
Fabio Caramelli. Qui è stato deciso di operarla subito nella
notte fra venerdì e sabato per accorciare il più possibile la
permanenza del tubo orotracheale che può portare a lesioni delle
vie respiratorie se viene mantenuto troppo a lungo. L'intervento
è riuscito con successo e la neonata respira autonomamente.
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