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Covid, più che dimezzate le visite ginecologiche

Taglio anche dei cicli contraccettivi: -130.000

Redazione ANSA ROMA

A causa della pandemia di Covid la ridotta capacità operativa di strutture come i consultori e le unità ginecologiche pubbliche ha determinato una contrazione dei servizi della salute della donna: -54% di esami ginecologici, -34% nuovi trattamenti, circa 130.000 cicli contraccettivi in meno e un incremento medio di 45 giorni di attesa per una visita ginecologica. E' questa la fotografia fatta nel corso del convegno "Qui, per la salute di ogni donna" organizzato dall'azienda farmaceutica Organon a Roma. Secondo l'Atlante europeo della contraccezione dello European Parliamentary Forum 2021, la carenza di informazioni sulle possibili scelte contraccettive e la quasi totale assenza di programmi educativi sull'argomento limita l'accesso alla contraccezione, circoscritto al 16% delle donne in età fertile, relegando l'Italia al 26° posto in Europa per accesso ed informazione alla contraccezione.
    L'emergenza Covid ha peggiorato lo scenario della natalità in Italia, dove gli ultimi dati Istat mostrano, per il 2021, un calo del 3,8% delle nascite rispetto al 2020, nuovo minimo storico di nascite dall'Unità d'Italia. Un calo determinato non solo dalla pandemia, che ha provocato il completo lockdown dei Centri di Procreazione medicalmente assistita (Pma) per oltre 5 mesi con un impatto di -1500 nuovi nati con queste tecniche, ma anche dal ricorso tardivo delle coppie a causa dei crescenti problemi di fertilità che in Italia oggi interessano circa il 20% delle coppie (1 su 5), rispetto al 10% di circa 20 anni fa.
    Sebbene in aumento negli ultimi anni, un terzo dei trattamenti di Pma è eseguito in coppie in cui la donna ha più di 40 anni, con ricadute negative sul tasso di natalità.
    "Le priorità cardine delle agende politiche istituzionali sono le nostre stesse priorità: siamo pronti a lavorare insieme alle Istituzioni in un modello virtuoso di partnership pubblico-privata, offrendo soluzioni terapeutiche e servizi innovativi per l'empowerment femminile in materia di salute riproduttiva", commenta Alper Alptekin, presidente e amministratore delegato di Organon Italia. (ANSA).
   

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