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Come combattere il caldo viaggiando in auto

Le soluzioni tecnologiche e i 'trucchi' più semplici

Andrea Silvuni ROMA

 Con l'irraggiamento solare ai livelli massimi e temperature vicine a 40 gradi, l'abitacolo dell'auto può trasformarsi in una pericolosa 'sauna', soprattutto se a bordo viaggiano anziani o bambini. La prima regola da seguire per non superare livelli di temperatura che mettano a rischio la salute è non lasciare l'auto esposta al sole o, se questo non è possibile, di arieggiarla prima di salire a bordo. Dal Giappone arriva un consiglio per accelerare il ricambio d'aria: aperta la macchina, abbassare il finestrino del lato destro senza aprire la porta e cominciare a 'pompare' fuori l'aria calda usando la porta del lato sinistro con finestrino alzato. I movimenti accelerano il ricambio, tanto che in pochi secondi è possibile far scendere la temperatura anche di 10-15 gradi. Altro suggerimento è coprire plancia, cruscotto e volante con gli appositi schermi argentati durante la sosta. Queste parti, in materiali plastici neri, assorbono i raggi solari e si riscaldano fino a livelli molto alti, restituendo il calore nell'auto anche se si viaggia con il climatizzatore acceso o i finestrini aperti. In mancanza dello schermo, vanno benissimo la pellicola in alluminio che si usa in cucina o anche un vecchio lenzuolo o un asciugamano.

I 'trucchi' dei vecchi automobilisti sono sempre d'attualità anche per raffreddare una bottiglietta o una lattina non disponendo di un frigo da auto: basta avvolgerle con un pezzo di stoffa bagnato e , per abbassarne la temperatura attraverso l'evaporazione dell'acqua, fare in modo che il tessuto sia lambito costantemente da un flusso d'aria. Possono, ad esempio, essere sistemandola con un supporto porta lattine davanti ad una bocchetta di ventilazione. Nei viaggi estivi è, in ogni caso, indispensabile avere a bordo una abbondante scorta d'acqua perché la sudorazione (non sempre avvertibile se si viaggia con climatizzatore acceso o finestrini aperti) può portare alla disidratazione, ancora più rischiosa per il guidatore, dato che può provocare mal di testa, vertigini e sonnolenza. Oltre alle economiche borse termiche, sul mercato sono facilmente reperibili comodi frigoriferi portatili da collegare alla presa di corrente, oggi molto diffusa anche nei bagagliai, o all'accendisigari nelle auto meno moderne.

Una soluzione anti-caldo molto efficace è quella delle pellicole oscuranti da applicare all'interno dei vetri posteriori e del lunotto. ''Un vantaggio tangibile delle pellicole, conseguente al fatto che fanno da filtro alla maggior parte dei raggi solari - affermano alla Carglass, che le applica nei propri centri utilizzando materiali omologati della 3M - oltre alla protezione dai raggi UV è l'abbassamento della temperatura nell'abitacolo. Dopo la loro installazione la riduzione del surriscaldamento dell'abitacolo è pari al 50% e questo significa anche un risparmio in termini economici, visto che non è necessario tenere al massimo l'aria condizionata, favorendo consumi ed emissioni di CO2''.

Un cenno infine al climatizzatore, che non andrebbe mai regolato su temperature inferiori a 6 gradi di differenza rispetto a quella esterna (l'ideale non scendere sotto ai 22 e 23 gradi) se non nella fase di 'raffreddamento' iniziale dopo essere partiti con l'abitacolo molto caldo. Per avere la massima efficienza dell'impianto, inoltre, ricordarsi di non porre mai il comando sulla posizione 'ricircolo', eccetto che per pochi minuti soltanto se ci si trova in una situazione di forte inquinamento, come dietro a un camion che emette molto fumo.

Prima della partenza per le vacanze è sempre necessario far controllare lo stato di salute dell'impianto, provvedendo almeno ogni 2 anni alla ricarica del gas che lo fa funzionare e ogni 12 mesi (se si vive in aree industrializzate con smog) alla sostituzione del filtro dell'abitacolo, un elemento questo spesso trascurato e causa - se non efficiente - dell'appannamento dei vetri nella stagione umida.

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