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Auto nel dopo pandemia, cresce valore mobilità individuale

Auto nel dopo pandemia, cresce valore mobilità individuale

Fjord Accenture: 'da paure su salute più attenzione ad ambiente'

ROMA, 14 giugno 2021, 19:13

Redazione ANSA

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Auto nel dopo pandemia, cresce valore mobilità individuale - RIPRODUZIONE RISERVATA

Auto nel dopo pandemia, cresce valore mobilità individuale - RIPRODUZIONE RISERVATA
Auto nel dopo pandemia, cresce valore mobilità individuale - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il susseguirsi delle crisi da Covid-19 e dei relativi lockdown ha generato negli automobilisti europei nuovi comportamenti e nuovi sentimenti sia nei confronti del mezzo meccanico che della sua utilizzazione. Lo ferma lo studio dell'European Automotive Consumer Research 'Persone, auto e mobilità nel dopo pandemia' guidato dall'Automotive Innovation Lab e affidato a Fjord, società di service design e parte di Accenture Interactive.
    L'accresciuto senso di fragilità ha, ad esempio, fatto salire l'importanza della sicurezza in molti comportamenti, guida compresa. Ma nel ricorso alla propria vettura - in alternativa al trasporto pubblico e agli assembramenti - si è anche evidenziata la nuova funzione dell'auto: quello di evitare il rischio, inteso come nuova dimensione della mobilità, e proprio della categoria dei 'Risk evaders'.
    Nei momenti di crisi, e di uscite limitate, l'automobile si è trasformata in un rifugio sicuro, ideale per attenuare le restrizioni imposte dalla pandemia. Nel concetto di 'Car as a Cocooning Space' - L'automobile come bozzolo - il lato emotivo della vettura ha guadagnato importanza rispetto a quello più razionale e utilitario.
    Ma il Covid-19 ha enfatizzato anche le preoccupazioni per la salute, per il bene collettivo e, in generale, per l'impatto sull'ambiente. La ricerca ha evidenziato che le persone cercano sempre di più opzioni di mobilità che soddisfino i bisogni personali senza rinunciare all'attenzione ambientali. Quella che viene ricercata è dunque una 'Non guilty mobility' cioè una mobilità senza sensi di colpa.
    Dalle 2.000 interviste realizzate in Germania, Spagna, Francia, Italia e Regno Unito risulta che il 46% degli automobilisti è stato reso più consapevoli dal Covid-19 dell'impatto ambientale delle auto con motori tradizionale, che il 55% ha preso l'abitudine di muoversi a piedi e il 40% ha aumentato l'uso della bicicletta come soluzioni per una mobilità più sana. Molte persone stanno anche prendendo in considerazione l'idea di adottare un stile di vita nuovo e più equilibrato, incoraggiate dallo smart working. Un 38% degli europei sta pensando di trasferirsi dal centro delle città a zone suburbane o rurali, generando la nuova categoria delle 'New Country Side people'.
    L'automobile collegata più di prima al concetto di 'indipendenza' e Il 60% degli intervistati apprezza il fatto di averne una molto più di prima della pandemia. E molte persone hanno iniziato a percepire la propria auto anche come un'estensione della loro casa (51%). Il possesso di un'automobile è sempre più presente, una tendenza in aumento nei prossimi anni. Il 70% degli europei afferma che non potrebbe farne a meno.
    Il fascino delle automobili elettriche è aumentato e i consumatori le collegano allo "status sociale" e a un'aura di lusso. Quasi la metà della popolazione europea (44%) aspira a possederne una e il 45% prevede di acquistarla entro i prossimi tre anni. Analizzando lo scenario italiano, emerge chiaramente come la pandemia abbia influito significativamente sulle abitudini di mobiità dei connazionali. Infatti, il 46% degli intervistati ha affermato di avvertire la necessità di cambiare le tipologie di trasporto a seguito della crisi provocata da Covid-19. La crisi sanitaria ha portato ad una rivalutazione dell'auto e a un apprezzamento dell'indipendenza e sicurezza che quest'ultima rappresenta. L'80% degli italiani ha affermato di preferire possedere un'automobile propria. Una spiccata maggioranza (64%) ritiene che i modelli elettrici siano la soluzione migliore per ridurre l'impatto ambientale, in misura maggiore rispetto al car sharing (53%).
    Una valutazione, quella sul valore delle auto elettriche, che non si traduce in egual modo nei comportamenti d'acquisto, in quanto solo il 39% degli Italiani ha infatti dichiarato di voler acquistare un auto spinta da batterie nei prossimi 3 anni.
    
   

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