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Il Memoriale della Resistenza è sul web

Il Memoriale della Resistenza è sul web

Le voci degli ultimi testimoni, un grande lavoro di archivio

ROMA, 16 aprile 2021, 16:15

di Domenico Palesse

ANSACheck

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 Oltre 150 contributi, e presto sfioreranno i 600, un archivio di videointerviste senza precedenti, un immenso contributo di testimonianze e racconti di chi ha contribuito fattivamente alla Liberazione, vivendo le lotte e le battaglie sulla propria pelle. Dal 19 aprile va online il Memoriale virtuale della Resistenza italiana, frutto di due anni di lavoro da parte di Gad Lerner e Laura Gnocchi, con il sostegno dell'Anpi. Un lavoro imponente al quale hanno contribuito giornalisti e videomaker di tutta Italia che per due anni hanno macinato chilometri per raccogliere le voci degli ultimi testimoni della Resistenza.     Perché nessuno dimentichi il sacrificio per l'Italia democratica, finalmente libera dall'incubo del nazifascismo. "E' un'iniziativa straordinaria - le parole del ministro per i Beni Culturali, Dario Franceschini -, si tratta di una grande conservazione della memoria che si tramanderà per generazioni.    Farà capire cosa è stata la Resistenza, come è stata costruita, sul sacrificio, sul lavoro, sulle mani di donne e uomini straordinarie. Sarà un lavoro che resterà per sempre".
Il Memoriale sarà disponibile gratuitamente attraverso il portale noipartigiani.it e sarà aggiornato costantemente anche in futuro, soprattutto in vista di date importanti come quella del 2 giugno. A disposizione per la consultazione oltre 150 interviste di partigiani e partigiane. Ogni loro foto compone il mosaico che accoglie gli utenti del sito. Ad ogni immagine corrisponde un'intervista, un racconto, una memoria. Video di 20-30 minuti, estratti dai lavori integrali che saranno comunque a disposizione negli archivi dell'associazione. "L'idea - spiega Gad Lerner - è che nel mosaico possano confluire tutte le altre testimonianze realizzate anche in precedenza sperando possa essere non solo un luogo di omaggio ma anche di consultazione".
    L'Anpi ha inviato una lettera al ministero dell'Istruzione, mettendo a disposizione l'archivio a fini didattici. "Sappiamo che c'è la volontà di accogliere la nostra proposta - spiega il presidente dei partigiani, Gianfranco Pagliarulo -, aspettiamo un via libera formale". E chissà che il Memoriale non possa essere usato presto anche nelle aule delle scuole italiane. "Sono onorato di annunciare che la colonna sonora sarà Bella Ciao, inno alla Liberazione e alla libertà - aggiunge Pagliarulo -. Proprio in questi giorni a Desio Fratelli d'Italia ha espresso 'sdegno e rammarico' per l'iniziativa di un'insegnante di far suonare Bella Ciao ai ragazzi in aula. Se ne facciano una ragione, quel canto è una parte dell'Italia".
    Il Memoriale sarà poi parte integrante del Museo nazionale della Resistenza che nascerà a Milano. "E' la prima pietra", sottolinea Pagliarulo. "Questi 'ragazzi' - dice riferendosi agli ormai anziani partigiani - stanno scomparendo, ma rimane la loro testimonianza. Sono i ragazzi della radio che parlano ai ragazzi del web". "E' un grande affresco umano - chiosa Laura Gnocchi -, un racconto molto sincero della Resistenza". 
   

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