Ammontano a 4,48 miliardi di euro le
risorse complessive che il ministero dell'Università e della
Ricerca ha stanziato con la pubblicazione dei primi bandi per
l'attuazione della parte del Piano Nazionale di Ripresa e
Resilienza dedicata alla ricerca di filiera.
Il primo bando è da 1,6 miliardi di euro per la presentazione di
proposte per la creazione di 5 Centri Nazionali dedicati alla
ricerca di frontiera relativa ad ambiti tecnologici intorno alle
seguenti tematiche: Simulazioni, calcolo e analisi dei dati ad
alte prestazioni; Tecnologie dell'Agricoltura (Agritech);
Sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia a RNA;
Mobilità sostenibile; Bio-diversità.
I Centri nazionali - che dovranno essere organizzati con una
struttura di governance di tipo Hub & Spoke, con l'Hub che
svolgerà attività di gestione e coordinamento e gli Spoke quelle
di ricerca - sono aggregazioni di università statali ed enti di
ricerca vigilati dal ministero dell'università e della ricerca e
possono prevedere il coinvolgimento di università non statali,
altri enti pubblici di ricerca e di altri soggetti pubblici o
privati, altamente qualificati che svolgono attività di ricerca.
Questi centri - per i quali si prevede un finanziamento tra 200
e 400 milioni di euro ciascuno - saranno finalizzati alla
creazione e/o al rinnovamento di infrastrutture e laboratori di
ricerca, alla realizzazione e allo sviluppo di programmi e
attività di ricerca, a favorire la nascita e la crescita di
iniziative imprenditoriali a più elevato contenuto tecnologico
come start-up e spin off da ricerca, e alla valorizzazione dei
risultati della ricerca.
Sono stati poi pubblicati l'avviso pubblico per "la
presentazione di proposte progettuali per il rafforzamento e la
creazione di Infrastrutture di ricerca", con lo stanziamento di
1,08 miliardi di euro, e il bando per "la concessione di
finanziamenti destinati alla realizzazione o ammodernamento di
Infrastrutture tecnologiche di innovazione", che prevede lo
stanziamento di 500 milioni di euro.
Attraverso questi due bandi, il MUR finanzia complessivamente
almeno 30 Infrastrutture: 20 Infrastrutture di ricerca, ovvero
impianti, risorse e relativi servizi usati dalla comunità
scientifica per compiere ricerche in più discipline, un
importante elemento di competitività della ricerca nazionale ed
europea, e almeno 10 Infrastrutture tecnologiche di innovazione
con l'obiettivo di favorire una stretta integrazione tra imprese
e mondo della ricerca e dell'innovazione per sostenere,
accelerare e qualificare la crescita economica del Paese.
L'ultimo bando pubblicato dal Mur si rivolge alla creazione e
al rafforzamento di "Ecosistemi dell'innovazione territoriali",
con un investimento di 1,3 miliardi di euro. Gli Ecosistemi -
per i quali si prevede un finanziamento tra 90 e 120 milioni di
euro ciascuno - sono reti di università statali e non statali,
enti pubblici di ricerca, enti pubblici territoriali, altri
soggetti pubblici e privati altamente qualificati e
internazionalmente riconosciuti, e intervengono su aree di
specializzazione tecnologica coerenti con le vocazioni
industriali e di ricerca del territorio di riferimento. Gli
Ecosistemi hanno l'obiettivo di agevolare il trasferimento
tecnologico e accelerare la trasformazione digitale dei processi
produttivi delle imprese. Verranno così finanziate attività di
ricerca applicata, di formazione per ridurre il disallineamento
tra le competenze richieste dalle imprese e quelle offerte dalle
università, la valorizzazione dei risultati della ricerca con il
loro trasferimento all'impresa, il supporto alla nascita e
sviluppo di start-up e spin off da ricerca, promuovendo le
attività e i servizi di incubazione e di fondi venture capital.
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