"Alla complessa e faticosissima
gestione della pandemia, che ha sovraccaricato le scuole di
procedure impossibili da seguire e che non esitiamo a definire
una "catastrofe annunciata", si è aggiunta una certa campagna di
stampa che tende a sminuire l'enorme lavoro che i dirigenti
scolastici stanno facendo". L'accusa arriva da Roberta
Fanfarillo che guida i presidi di Flc Cgil.
"Si tratta - scrive Fanfarillo - di accuse generalizzate,
mosse ad una intera categoria, non supportate da fatti e
evidenze, che mostrano solo l'intento di screditare l'immane
sforzo di dirigenti scolastici e segreterie scolastiche che in
questi giorni, senza sosta compresi i giorni di sabato e
domenica, fino a sera tardi e di mattina presto, hanno
consentito per quanto possibile l'applicazione delle procedure e
cercato di tutelare il diritto allo studio degli studenti.
Stretti tra le due esigenze contrapposte, da una parte di
proteggere la salute di alunni e personale, e dall'altra di
assicurare la continuità del servizio scolastico, i dirigenti
scolastici sono oggi il facile bersaglio dei disagi causati alle
famiglie dalla diffusione dei contagi in una fascia d'età finora
solo marginalmente toccata dal virus. Se a ciò si aggiunge
l'inefficacia dei protocolli previsti dal recente dl 1/2022, a
cui le ASL non possono più dare applicazione per le ragioni che
sono sotto gli occhi di tutti, il quadro è presto completato. In
un momento in cui i dirigenti scolastici dovrebbero occuparsi
della presentazione all'utenza dell'offerta formativa per il
prossimo anno, della gestione delle iscrizioni e
dell'approvazione del programma annuale 2022 - solo per
ricordare le principali attività delle scuole - tutto il loro
tempo, quello dei referenti covid e delle segreterie è trascorso
a comunicare e rispondere alle famiglie e alle ASL, elaborare
elenchi, disporre quarantene e sospensioni cautelari
dell'attività in presenza in attesa dell'esito dei tracciamenti,
ricercare supplenti introvabili, riorganizzare l'orario delle
attività didattiche, gestire diffide e ricorsi da parte del
personale inadempiente all'obbligo vaccinale. Riteniamo perciò
inaccettabile quella che si sta rivelando come una vera e
propria campagna orchestrata contro i dirigenti attraverso
giudizi sommari, privi di riscontri e riferimenti concreti".
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