Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Scuola, cartelli in piazza a Pescara 'basta punire i bambini'

Scuola, cartelli in piazza a Pescara 'basta punire i bambini'

Stop lezioni e dad. Sit-in per chiedere assunzioni e più fondi

PESCARA, 26 marzo 2021, 11:59

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Manifestazioni di insegnanti e studenti in diverse piazze abruzzesi nel giorno della protesta, con astensione dalla didattica a distanza, per chiedere una ripartenza in sicurezza. In piazza Sacro Cuore a Pescara, invocando con cartelli e striscioni una scuola 'più sicura, più inclusiva, più libera', per dire 'basta punire i bambini', hanno manifestato Cobas Scuola, Rifondazione Comunista, Comitato Priorità alla Scuola e Libera Associazione studentesca. "Dopo un anno dall'emergenza sanitaria nessun governo e nessuna regione ha fatto quello che bisognava fare ovvero ridurre il numero di alunni per classi, far partire un piano di assunzioni e stabilizzazione dei precari del personale necessario della scuola e, ovviamente, fare un grande investimento per gli spazi e l'edilizia scolastica. Se così non fosse, anche nel prossimo anno si ripartirebbe con la Dad perché il distanziamento sociale e la sicurezza si possono fare con i soldi della fiscalità generale, investendo il 5 % del Pil e fondi del recovery plan". "In settanta piazze d'Italia e anche in alcune abruzzesi chiediamo che realmente i fondi del recovery plan siano spesi per la scuola - ha detto Lorella Cappio del Cobas Scuola - Non possiamo chiedere di riaprire se non si hanno spazi e scuole sicure. Chiediamo una scuola diversa, pubblica con forti investimenti. Le scuole dove ci sono condizioni di sicurezza e se hanno spazi per il distanziamento devono riaprire. Le scelte che verranno fatte oggi definiranno là scuola dei prossimi dieci, quindici anni".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza