Il respiro internazionale del
sistema universitario italiano è stato raccontato questa mattina
al Padiglione Italia di Expo 2020 Dubai, in un forum dal titolo
"The World within our borders - International programmes at
Italian universities", promosso dal ministero dell'Università e
la Ricerca in occasione della settimana dedicata alla conoscenza
e all'apprendimento all'esposizione universale.
"Abbiamo un sistema universitario che a un primo sguardo può
essere difficile da leggere, perché costituito da un centinaio
di università pubbliche diverse tra loro", tuttavia "sono molto
ben connesse in una rete" in cui "le università competono per
ricevere maggiori finanziamenti statali, ma dall'altra parte
cooperano e collaborano per migliorare la tipologia di corsi per
gli studenti", ha detto la ministra dell'Università e della
Ricerca, Maria Cristina Messa, intervenendo in collegamento
dall'Italia. "In Italia abbiamo circa 1.8 milioni di studenti in
queste università e circa 100mila persone che lavorano negli
atenei, di questi più della metà sono professori e ricercatori",
e "l'università gioca un ruolo non solo nell'insegnamento ma
anche nella ricerca e più di recente nell'innovazione", ha
sottolineato.
Nel sistema universitario pubblico e privato "lavoriamo molto
nell'essere attrattivi e inclusivi. L'inclusività è uno dei
punti principali su cui lavoriamo e offriamo corsi in molte
lingue, ma certamente quelli in inglese sono cresciuti negli
ultimi 10 anni", ha spiegato Messa, aggiungendo che su questo
aspetto "lo stato offre sostegno" agli atenei, "in particolare
nell'attrarre persone dall'estero".
"Expo Dubai è una grande vetrina per il nostro Paese e una
importante opportunità per creare partnership e guardare al
futuro", ha dichiarato Ferruccio Resta, rettore del Politecnico
di Milano e presidente della Conferenza dei rettori delle
università italiane (Crui). Da quando l'Italia è stata colpita
da Covid-19, "le università hanno mostrato di essere istituzioni
resilienti, solide, robuste".
Nel corso dell'evento, è stato sottolineato come la presenza
degli studenti stranieri negli atenei italiani abbia registrato
una crescita, passando da circa 63 mila a oltre 101 mila in 10
anni, mentre i programmi universitari in lingua inglese sono
passati da 245 a 539 negli ultimi 5 anni. Oggi, "abbiamo capito
che l'università non sarà più la stessa, che dovrà affrontare
sfide ancora maggiori e dovrà rinforzare le alleanze
internazionali", che sono "l'unico modo per affrontare il
contesto globale e le questioni mondiali", ha sottolineato
Resta, ricordando che l'università e la ricerca sono uno dei
pilastri "individuati nel Pnrr, con "un piano di riforme che
punta a rendere le università più moderne, flessibili e
internazionali".
Durante la mattinata, le università italiane hanno potuto
raccontare i loro programmi internazionali attraverso gli
interventi online e in presenza di Vincenzo Zara, coordinatore
del "Laboratory on Teaching&Learning" della Fondazione Crui;
Maurizio Tira, rettore dell'Università di Brescia; Tiziana
Lippiello, rettore dell'Università "Ca' Foscari" di Venezia;
Matteo Lorito, rettore dell'Università di Napoli "Federico II";
Riccardo Pietrabissa, rettore dell'Università Iuss Pavia;
Francesco Frati, rettore dell'Università di Siena.
A chiudere l'incontro è stato un messaggio video del premio
Nobel per la Fisica, Giorgio Parisi. "Il mondo deve affrontare
varie sfide nel prossimo futuro. La sfida del cambiamento
climatico ma accanto, quella della sostenibilità", ha detto
Parisi, spiegando che "per essere sostenibile", il nostro modo
di vivere "deve poggiare sempre di meno sulle risorse del nostro
pianeta" e "la fisica è fondamentale" in questo e nella ricerca
di "modi per il risparmio energetico". "Dobbiamo costruire una
società che non deve guardare al futuro dei prossimi 10 o 20
anni, ma deve estendersi a livello di secoli".
La giornata dedicata alle università italiane è proseguita
con un focus sull'istruzione nel campo dell'arte e della musica,
con il panel "Art education in Italy", durante il quale alcuni
studenti stranieri hanno raccontato in messaggi video le loro
esperienze di studio in Italia nell'ambito artistico. E dopo il
successo di ieri con il concerto "Opera Extravaganza" nella Al
Wasl Plaza di Expo, cinque musicisti dell'Orchestra Sinfonica
Nazionale dei Conservatori italiani hanno intrattenuto i
presenti al panel eseguendo un Quintetto d'archi di Luigi
Boccherini.
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