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Friday's for future, studenti scrivono a Valditara e Bernini

Friday's for future, studenti scrivono a Valditara e Bernini

'Studenti non fonte guadagno per privati ma per cura territorio'

ROMA, 03 marzo 2023, 11:28

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Sono anni che ci mobilitiamo per denunciare la crisi climatica ma la politica sembra essere intenzionata solo a strumentalizzarci. Il cambiamento climatico è in atto e il momento di agire è questo, ormai non c'è più altro tempo, non si può più rimandare a domani." A dirlo è Andrea Ciuffarella di Link Coordinamento Universitario.
    "Oggi 3 Marzo scendiamo in piazza - aggiunge Tommaso Martelli dell'Unione Degli Studenti - Perché vogliamo delle scuole e delle università ecologiste, realmente attive nel contrasto all'emergenza climatica. Sono necessarie misure come l'introduzione di una didattica ecologista, che sappia consapevolizzare sulle cause e sulle possibili risoluzioni al cambiamento climatico. Vogliamo inoltre la costruzione di comunità energetiche in tutte le scuole e in tutte le università, per impedire che queste siano dipendenti da aziende energetiche private. È necessario investire anche sul trasporto pubblico, in modo da renderlo sostenibile e accessibile a tutti gli studenti." "Abbiamo inviato una lettera ai ministeri dell'Istruzione e dell'Università e della Ricerca - conclude Andrea Ciuffarella - per porre alle attenzioni delle istituzioni le nostre rivendicazioni. Siamo stanchi della disintermediazione, in quanto studenti pretendiamo di essere ascoltati e vedere le nostre proposte concretizzate".
    Nella lettera aperta ai ministri i ragazzi scrivono tra l'altro: "nel momento in cui la sostenibilità dei territori e delle nostre vite è compromessa e la nostra società è posta davanti alla necessità di definire delle nuove prospettive, sta all'istituzione decidere di volere (o meno) accompagnare il processo culturale, garantendo che le istituzioni della conoscenza se ne prendano carico mettendosi a disposizione non solo dei bisogni immediati, ma anche di quelli imminenti.
    Crediamo la mancanza di prospettive si superi con l'immaginazione, e non con la nostalgia, affermazione che facciamo alla luce del definitivo cambio di rotta che in questi mesi, a partire dall'ultima legge di bilancio, si è impartito in termini di strategie tanto energetiche quanto rispetto ai settori che ricoprono ruolo strategico e di interesse nazionale". E ancora: "rileviamo utile un tavolo nazionale che si impegni rispetto alla discussione di linee guida che garantiscano maggiori trasparenze e tutele nella direzione che gli spazi del sapere praticano attraverso gli accordi che mettono in campo, volendo restituire a quale direzione per il paese si intende tendere, date i limiti degli attuali codici etici e dei bilanci di sostenibilità, così come della normativa sui PCTO. Gli studenti non devono rappresentare una fonte di guadagno per privati, ma piuttosto collaborare e interagire con associazioni del terzo settore che si prendono cura del territorio in cui vivono. Questo mantenendo la necessità di un'abolizione dei P.C.T.O. in favore dell'istruzione integrata che ancor di più permetta tale collaborazione e formazione, anche sulle questioni ambientali".
   
   

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