(ANSA) - ROMA, 03 MAR - "Sono anni che ci mobilitiamo per
denunciare la crisi climatica ma la politica sembra essere
intenzionata solo a strumentalizzarci. Il cambiamento climatico
è in atto e il momento di agire è questo, ormai non c'è più
altro tempo, non si può più rimandare a domani." A dirlo è
Andrea Ciuffarella di Link Coordinamento Universitario.
"Oggi 3 Marzo scendiamo in piazza - aggiunge Tommaso Martelli
dell'Unione Degli Studenti - Perché vogliamo delle scuole e
delle università ecologiste, realmente attive nel contrasto
all'emergenza climatica. Sono necessarie misure come
l'introduzione di una didattica ecologista, che sappia
consapevolizzare sulle cause e sulle possibili risoluzioni al
cambiamento climatico. Vogliamo inoltre la costruzione di
comunità energetiche in tutte le scuole e in tutte le
università, per impedire che queste siano dipendenti da aziende
energetiche private. È necessario investire anche sul trasporto
pubblico, in modo da renderlo sostenibile e accessibile a tutti
gli studenti."
"Abbiamo inviato una lettera ai ministeri dell'Istruzione e
dell'Università e della Ricerca - conclude Andrea Ciuffarella -
per porre alle attenzioni delle istituzioni le nostre
rivendicazioni. Siamo stanchi della disintermediazione, in
quanto studenti pretendiamo di essere ascoltati e vedere le
nostre proposte concretizzate".
Nella lettera aperta ai ministri i ragazzi scrivono tra
l'altro: "nel momento in cui la sostenibilità dei territori e
delle nostre vite è compromessa e la nostra società è posta
davanti alla necessità di definire delle nuove prospettive, sta
all'istituzione decidere di volere (o meno) accompagnare il
processo culturale, garantendo che le istituzioni della
conoscenza se ne prendano carico mettendosi a disposizione non
solo dei bisogni immediati, ma anche di quelli imminenti.
Crediamo la mancanza di prospettive si superi con
l'immaginazione, e non con la nostalgia, affermazione che
facciamo alla luce del definitivo cambio di rotta che
in questi mesi, a partire dall'ultima legge di bilancio, si è
impartito in termini di strategie tanto energetiche quanto
rispetto ai settori che ricoprono ruolo strategico e di
interesse nazionale". E ancora: "rileviamo utile un tavolo
nazionale che si impegni rispetto alla discussione di linee
guida che garantiscano maggiori trasparenze e tutele nella
direzione che gli spazi del sapere praticano attraverso gli
accordi che mettono in campo, volendo restituire a quale
direzione per il paese si intende tendere, date i limiti degli
attuali codici etici e dei bilanci di sostenibilità, così come
della normativa sui PCTO. Gli studenti non devono rappresentare
una fonte di guadagno per privati, ma piuttosto collaborare e
interagire con associazioni del terzo settore che si prendono
cura del territorio in cui vivono. Questo mantenendo la
necessità di un'abolizione dei P.C.T.O. in favore
dell'istruzione integrata che ancor di più permetta tale
collaborazione e formazione, anche sulle questioni ambientali".
(ANSA).
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