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1 maggio: Vittime del dovere, esposto per quote in concorsi

1 maggio: Vittime del dovere, esposto per quote in concorsi

Alla Corte dei conti per 'eventuale danno erariale'

ROMA, 30 aprile 2022, 14:30

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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In occasione della Festa del primo maggio, l'Associazione Vittime del Dovere in onore di tutti i lavoratori ed in particolar modo delle Vittime del Dovere invalide e dei familiari di caduti, ha deciso di presentare alla Procura Regionale presso la Corte dei Conti del Lazio un esposto in merito alla gestione delle quote di riserva nei numerosi concorsi pubblici indetti in questi anni, ritenendo configurabile un eventuale danno erariale.
    L'Associazione, è detto in una nota, ha "avuto modo di riscontrare, ancorché nel tempo siano intervenuti atti amministrativi volti a chiarie la normativa di settore, un quadro di disapplicazione delle norme riferibili alle procedure di assunzione delle categorie protette da parte delle pubbliche amministrazioni".
    Tra le categorie protette rientranti nella riserva dell'1% (diversa e coesistente con quella pari al 7% riservata ai soggetti disabili) "vanno ricomprese, oltre alle Vittime del dovere, terrorismo e criminalità organizzata, anche le vittime del servizio, del lavoro, gli orfani di violenza familiare, di guerra, i profughi, nonché da ultimo i medici e il personale sanitario deceduto o reso invalido dal Covid 19".
    Fino ad ora l'Associazione ha fornito pronta collaborazione alle Istituzioni e agli Enti pubblici, anche formulando proposte o quesiti in merito alla corretta applicazione della normativa vigente e intervenendo a più riprese con proposte di legge, emendamenti e audizioni presso le commissioni parlamentari.
    L'unico positivo riscontro da parte di alcuni esponenti politici è giunto con l'approvazione di un Odg (G/1586 Sez.I/1/1 del Sen.
    Corbetta) del 12 novembre 2019 che "impegna il Governo a porre in essere ogni iniziativa di propria competenza affinché siano garantite le assunzioni obbligatorie delle categorie protette sia presso le amministrazioni pubbliche sia nel settore privato, rispettando per qualifica e funzioni il titolo di studio e le professionalità possedute".
   

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