La Cassazione, con una recente
sentenza, ha riconosciuto che gli appartenenti alle Istituzioni
che rimangono feriti o periscono nelle attività di contrasto al
terrorismo devono vedersi riconosciuti tutti i benefici di cui
alla legge 206/2004. Lo comunica l'associazione Vittime del
Dovere, all'esito di un giudizio azionato da un suo associato
invalido, patrocinato dall'avvocato Andrea Bava, avvocato di
riferimento della associazione.
"La Corte di Cassazione ritiene non condivisibile la
posizione dei ministeri di riferimento che hanno sempre ritenuto
non applicabile alle vittime dell'antiterrorismo di cui all'art.
1 comma 3 Legge 302 del 1990 le differenti e più favorevoli
disposizioni destinate alle vittime del terrorismo della Legge
206/2004", spiega l'associazione in una nota, sottolineando che
"gli enti preposti al riconoscimento di status di vittima per
anni hanno negato il diritto delle vittime dell'antiterrorismo,
ai sensi della precedente normativa, di fruire delle
disposizioni della Legge 206 del 2004, perché destinate a
'speciali categorie di vittime del terrorismo'".
"Confido", dice la presidente dell'associazione Emanuela
Piantadosi, "che la giurisprudenza continui a sciogliere i nodi
che stringono le Vittime nelle maglie di una ingiusta
interpretazione restrittiva delle norme, costringendo coloro che
tanto hanno sacrificato per il nostro Paese ad estenuanti
procedimenti giudiziari".
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