Oggi a Milano, nei Giardini Falcone e
Borsellino, si è tenuto l'evento "Il fresco profumo di libertà.
Milano ricorda Paolo Borsellino e le vittime delle stragi
mafiose di Capaci e via D'Amelio", organizzato dalla Scuola di
Formazione Politica "Antonino Caponnetto". Alla manifestazione
ha partecipato anche Emanuela Piantadosi, presidente
dell'associazione Vittime del Dovere. "Bisogna restare vigili e
prestare attenzione anche al presente perché le mafie, così come
tutte le espressioni criminali di alto allarme sociale, colgono
le occasioni proprio in situazioni di debolezza e il periodo
storico che stiamo attraversando, a seguito del duro colpo
inferto dalla pandemia, è sicuramente foriero di gravi rischi.
Basti pensare ai pericoli di infiltrazione nelle attività
economiche, argomento attenzionato dalla Commissione antimafia
di Regione Lombardia e sottoposto anche all'esame del Comitato
Tecnico scientifico, presieduto dal prof. Nando dalla Chiesa, di
cui faccio parte - ha spiegato Emanuela Piantadosi - Ma anche
una legislazione frettolosa e improvvida può contenere insidie.
In questi giorni abbiamo preso visione del recente intervento
sul disegno di legge di riforma del processo penale che desta
non pochi dubbi. La questione delle nuove pene sostitutive delle
pene detentive suscita grossi quesiti, poiché intacca quello che
rappresenta il principio di certezza della pena. Inoltre, il
tema dell'improcedibilità dell'azione penale, quando il processo
d'appello non viene definito in due anni, oppure in uno, per
quanto riguarda il giudizio in Cassazione, rischia di bloccare
non solo il processo, ma la ricerca stessa della verità".
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