Nei fine settimana tra novembre 2020
e marzo 2021 hanno preso di mira ragazzi di 14-15 anni per
rapinarli. Azioni che avvenivano in pieno centro a Parma, spesso
anche davanti a passanti, a cui seguivano minacce alle vittime
pure sui social. I 'raid' erano messi a segno da un gruppetto di
una decina di ragazzi. Nei giorni scorsi quattro di loro,
ventenni, sono stati fermati in una operazione congiunta di
carabinieri e polizia locale coordinata dalla Procura della
Repubblica di Parma.
Si tratta di tre giovani residenti in provincia di Reggio
Emilia e uno in provincia di Parma. Uno dei fermati è finito in
carcere, tre invece sono ai domiciliari. Al vaglio c'è anche la
posizione di tre minorenni che sarebbero coinvolti nei quattro
episodi di rapina e minacce definiti dagli inquirenti.
Il gruppetto, secondo quanto ricostruito, aveva l'abitudine
nei fine settimana di recarsi nel centro storico di Parma. Qui
prendevano di mira potenziali vittime, poi procedevano con
minacce e rubavano loro cellulare, portafogli, piccoli monili.
In caso di reazione o denuncia ai genitori o alle forze
dell'ordine il gruppetto era arrivato anche ad aspettare la
vittima fuori da scuola per indurla a ritrattare.
"Questi ragazzi invece non lo hanno fatto - ha spiegato oggi
il colonnello Pasqualino Toscani, comandante provinciale dei
Carabinieri di Parma - e anzi hanno continuato a rivolgersi alle
forze dell'ordine dimostrando grande fiducia. Come deve essere
sempre da parte di tutti". "I ragazzi devono avere fiducia nelle
istituzioni", ha aggiunto il comandante della polizia locale di
Parma, Riva Cambrino. Degli aggressori ha parlato il procuratore
di Parma, Alfonso D'Avino, evidenziandone "la totale assenza di
scrupoli e, nonostante siano da poco maggiorenni, risultano già
gravati da numerosi precedenti di polizia per reati furto,
minacce, lesioni e porto di oggetti atti ad offendere".
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