"Ogni forma di violenza va respinta senza incertezza, per questo prendiamo le distanze dall'atto di vandalismo avvenuto contro la sede del MITE ed esprimiamo la nostra solidarietà a quanti sono rimasti coinvolti". Lo si legge in una nota congiunta di Legambiente, Greenpeace e WWF rispetto ai fatti accaduti al Ministero della Transizione ecologica negli ultimi giorni.
"Non possiamo al tempo stesso non esprimere la preoccupazione verso il continuo rilancio di soluzioni alla crisi climatica palesemente sbagliate - proseguono le associazioni -, come il sostanziale fermo alle rinnovabili, il rilancio delle fonti fossili, la promozione del nucleare, del gas, della cattura e stoccaggio della CO2, dell'idrogeno blu, che stanno alimentando una crescente sfiducia in chi non vede nell'azione del governo un cambio di passo commisurato all'emergenza climatica e ambientale che stiamo vivendo".
"È fondamentale ricondurre la contestazione entro i limiti della protesta civile, legale e democratica - concludono le ong - e pretendere dalle istituzioni, MITE in testa, l'apertura di un dialogo su scelte cruciali per il futuro di tutti".
Stefani (Lega), piena solidarietà a Cingolani. "Piena e convinta solidarietà al Ministro Cingolani, che insieme a tutto il personale del Mite ha vissuto per due giorni sotto l'assedio di soggetti che si definiscono attivisti. Non solo è stata imbrattata la sede del ministero, ma addirittura alcuni di questi individui sono riusciti ad introdursi all'interno del Ministero e si sono fatti strada fino alle porte dell'ufficio del Ministro, costringendo lui e lo staff ad isolarsi per tutelare la propria incolumità.
Ho scelto di recarmi personalmente da Cingolani per far sentire concretamente la mia vicinanza dopo queste ore di tensione". Lo afferma il ministro per le Disabilità Erika Stefani (Lega).
"La violenza non è e non sarà mai - conclude - il modo per esprimere le idee o le opinioni, ma soltanto un atto vile e codardo per fare del male senza alcun motivo".