"Oggi abbiamo dato dimostrazione
che la Campania è una terra che all'occorrenza sa essere una
comunità meravigliosa e io sono fiera di aver dato il mio
contributo. Andava aiutata una bambina e non c'era tempo da
perdere. Ogni giorno in più avrebbe potuto esserle fatale. Per
questo, dopo aver raccolto il grido d'aiuto delle associazioni
che hanno preso a cuore la storia della piccola Nza, mi sono
subito attivata, facendo da ponte tra Regione Campania e
Ministero degli Affari Esteri. Con la collaborazione di tutti
abbiamo superato ogni forma di burocrazia, bruciato i tempi e
portato la bimba in Italia in pochissimi giorni. E grazie al
vescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, siamo riusciti anche a
trovare una sistemazione per la famiglia. Una mobilitazione
bellissima che ha consentito, in poco tempo, di mettere la vita
di una bambina nelle mani sicure degli straordinari
professionisti dell'ospedale Monaldi". Così la vicepresidente
del Consiglio regionale della Campania, Valeria Ciarambino, che,
con l'assessore regionale alla Sicurezza Mario Morcone e il
referente dell'associazione Stay Human Francesco Perna, ha
accolto la bimba irachena di 9 mesi, come sottolinea una nota,
affetta da una grave patologia cardiaca, al suo arrivo con i
genitori all'aeroporto internazionale di Capodichino con un volo
proveniente dalla Bielorussia, dove la famiglia di Nza era
rimasta bloccata nel tentativo di raggiungere un luogo dove la
piccola potesse essere curata.
"Oggi - prosegue Ciarambino - abbiamo scritto una bellissima
pagina per le istituzioni di questa regione, restituendo alla
politica il suo ruolo principale, che è quello di essere al
servizio delle persone e aiutare chi ha bisogno. Attorno a Nza
si è formata in poche ore una rete vincente con l'unico
obiettivo di donare a questa bambina la speranza di una vita
normale. Un modello che mi auguro si possa applicare ogni volta
che c'è una vita umana da salvare. La Campania ha dato un grande
esempio di umanità e io sono commossa per aver restituito una
speranza a una bimba dolcissima e ai suoi genitori".
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