"La scuola dei Camaldoli costruita
dal Comune, per la quale è stato richiesto l'abbattimento dalla
Soprintendenza perché abusiva, è una vicenda delicata che da
tempo sto studiando e che ho recentemente sottoposto
all'attenzione della stampa e del Consigliere dell'ottava
Municipalità Salvatore Passaro. Sono un tecnico di professione
dal 1994. Ho ricostruito tutta la vicenda amministrativa
raccogliendo l'incartamento necessario per comprendere i
passaggi effettuati nel corso del tempo e che hanno determinato
un danno erariale ai cittadini napoletani che ammonta a due
milioni di euro". Così spiega in una nota il consigliere
regionale dei Moderati, Pasquale Di Fenza.
"Trovo del tutto paradossale che chi sta denunciando oggi questa
clamorosa vicenda negli anni scorsi non si sia accorto di nulla.
Solo a seguito di un mio interessamento che ha portato
all'elaborazione di un dossier approfondito, che al momento è in
mio possesso, la circostanza è balzata agli onori della cronaca
- sottolinea - Diverse settimane fa, fui proprio io a parlare
con il Consigliere Municipale Salvatore Passaro della Scuola
della Rotondella. Qualcuno artatamente sta cercando di
intestarsi l'esclusività di questa storia dimenticandosi di
citare il contributo che ho fornito nel ricostruire tutti i
passaggi che si sono susseguiti nel corso del tempo".
"Ci sono, infatti, una serie di atti e documenti corredati da
errori che sono stati vagliati dalla Giunta De Magistris e
successivamente ratificati dal Consiglio Comunale. Fatti di una
gravità assurda: è una struttura che rischia di essere abbattuta
e che non può passare in sordina, chi ha sbagliato si assuma
tutte le responsabilità del caso - prosegue Di Fenza - tecnici e
amministratori si accollino tutte le responsabilità di questa
vergogna. La Soprintendenza ha anche passato gli atti in Procura
e dovrà appurare se ci siano gli estremi di un reato , dato che
sono stati utilizzati soldi pubblici". "Solo un condono edilizio
che abbia le stesse caratteristiche della legge n.47 del 1985
può salvare dalla demolizione l'edificio scolastico in
questione. Ancora una volta, per l'incapacità manifesta di chi
amministra, a pagarne lo scotto sono i residenti delle aree più
svantaggiate della nostra città. Ovviamente oltre al danno anche
la beffa: i cittadini dovranno accollarsi anche i costi per
l'abbattimento e lo smaltimento dei materiali" , conclude.
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