"Il Consiglio regionale discuta
subito la nostra proposta di legge contro le delocalizzazioni.
Un testo che prevede la restituzione dei contributi regionali,
sanzioni per le aziende che decidono di lasciare il territorio
regionale dopo aver usufruito di incentivi pubblici e un
monitoraggio dei piani industriali di chi sulla base di accordi
di programma beneficia di contributi regionali". Lo chiede il
consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Gennaro Saiello.
"È da 3 anni che richiamiamo in Consiglio regionale attenzione
sul fenomeno delle delocalizzazioni di aziende che dopo aver
firmato impegni con le istituzioni 'scappano' pur avendo
usufruito di incentivi pubblici, creando al territorio un doppio
danno. Se da un lato è giusto incentivare l'insediamento e lo
sviluppo delle realtà produttive, dall'altro lato è altrettanto
giusto mettere dei paletti per garantire il rispetto degli
impegni sottoscritti", spiega. "Il mio primo atto in questa
nuova consiliatura è stato proprio quello di depositare in tal
senso una nuova proposta di legge - continua Saiello - In questi
mesi ho cercato di far comprendere anche alle altre forze
politiche quale sia l'importanza di affrontare urgentemente
questa tematica. La proposta prevede, da un lato, di recuperare
i finanziamenti erogati alle imprese che decidono di
delocalizzare all'estero la produzione a meno di 5 anni dal
percepimento di fondi regionali; e dall'altro lato vuole
favorire nuove possibilità di occupazione per tutti quei
lavoratori che, proprio a causa di questo meccanismo, rimangono
senza lavoro. Si stabilisce, inoltre, che la Regione garantisca
la possibilità del cambiamento di destinazione d'uso delle aree
e degli immobili dismessi a seguito di delocalizzazione
produttiva in presenza di nuovi investimenti e della creazione
di nuovi posti di lavoro o per ragioni di pubblica utilità".
Focus importante della proposta di legge è il risvolto
occupazionale, come evidenzia ancora Saiello: "Per incentivare
il reinserimento dei lavoratori abbiamo pensato alla possibilità
di ricorrere ad accordi di programma per la
reindustrializzazione e la riconversione economica dei territori
promuovendo il coinvolgimento dei dipendenti nella gestione
d'impresa, anche in forma cooperativa". "La proposta stabilisce
anche la realizzazione del monitoraggio dello stato di salute e
dei piani industriali di tutte le imprese che beneficiano di
contributi regionali. Gli aiuti delle istituzioni sono
fondamentali per lo sviluppo delle imprese, ma devono essere
utilizzati da imprenditori seri per creare posti di lavoro
duraturi. Non è più accettabile - conclude - assistere ai
drammi sociali e occupazionali causati da aziende che, con il
loro comportamento, creano drammi sociali sul territorio,
andando anche a danneggiare le imprese oneste. Servono strumenti
a difesa del Sud e dei diritti dei lavoratori. Strumenti, regole
e misure a tutela del territorio. La mia proposta di legge
regionale può rappresentare un argine serio capace di stimolare
le imprese che intendono investire in Campania in maniera
duratura".
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