E' ritenuto un luogo strategico
delle rotte migratorie dei volatili nel Mediterraneo, la Riserva
Naturale Statale "Isola di Vivara" per la quale, la Regione
Campania, ha messo in campo il progetto "Museo delle rotte
migratorie per Vivara (Procida)" inglobato in un più ampio
studio che l'ente regionale, gestore della Riserva, ha affidato
al Dipartimento di Biologia dell'Università "Federico II".
La migrazione degli uccelli porta su Vivara oltre 50 specie di
passeriformi e decine di non passeriformi. Volatili che compiono
fino a 10mila chilometri per completare la migrazione
primaverile dall'Africa all'Europa e viceversa. L'isolotto offre
siti per una sosta durante questi lunghi viaggi: alcune specie
si fermano solo per la riproduzione, altre proseguono, altre
ancora, in particolare quelle provenienti dal Centro e Nord
Europa, decidono di trascorrervi la stagione invernale.
L'iniziativa è stata presentata nella sede della Regione
Campania al Centro Direzionale di Napoli isola A6. "L'isola di
Vivara - ha detto l'assessore regionale all'Agricoltura, Nicola
Caputo - è un sistema naturale che deriva da un ex sistema
agricolo, come dimostrano le numerose piante di olivo e i resti
di coltivazione della vite, che, nel tempo, si è via via
ri-naturalizzato, divenendo uno scrigno di biodiversità di
grande pregio". "Il progetto - ha continuato l'assessore Caputo
- mira proprio alla conservazione e alla valorizzazione della
biodiversità dell'isolotto di Vivara: siamo convinti che
l'azione di sensibilizzazione e divulgazione, che sarà svolta
dal 'museo delle rotte migratorie', contribuirà ad un più
efficace raggiungimento degli obiettivi di conservazione,
missione strategica dell'Ente Riserva".
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