Entra in vigore dopodomani, 15
giugno, il periodo di "grave pericolosità" per gli incendi
boschivi in Campania. Lo ha stabilito la Protezione Civile della
Regione Campania, con atto del Direttore Generale, Italo
Giulivo, sulla base delle valutazioni sul quadro climatico.
Tale stato di allerta dovrebbe terminare, salvo proroghe, il 20
settembre prossimo.
Al fine di salvaguardare il patrimonio boschivo, durante il
periodo di grave pericolosità scattano cinque divieti: divieto
di combustione dei residui vegetali agricoli e forestali;
divieto di bruciare le stoppie ed erbe infestanti, anche negli
incolti (già in vigore dal primo giugno); divieto di accendere
fuochi all'aperto nei boschi e fino ad una distanza di 100 m da
essi, nonché nei pascoli; divieto, nei boschi e nei pascoli, di
usare motori o fornelli che producano faville o brace;
usare apparecchi a fiamma od elettrici per tagliare metalli; far
brillare mine;
fumare, gettare fiammiferi o sigarette accese; sostare con
autoveicoli su viabilità non asfaltata all'interno di aree
boscate fatta eccezione per i mezzi di servizio e per le
attività agro-silvo-pastorali nel rispetto delle norme e dei
regolamenti vigenti; divieto di accendere fuochi d'artificio,
lanciare razzi di qualsiasi tipo o "lanterne volanti".
Numerose sono le prescrizioni per le Autorità competenti
(precauzioni sono richieste, ad esempio, per le esercitazioni
militari nonché per il transito dei treni in zone boscate) ma
anche per i privati (come l'obbligo per i concessionari di
impianti esterni di GPL e gasolio, in serbatoi fissi, per uso
domestico o commerciale, di mantenere sgombra e priva di
vegetazione l'area circostante al serbatoio per un raggio non
inferiore a mt. 6,00) nonché per i cittadini (i proprietari o
detentori delle aree boscate sono tenuti a provvedere al
decespugliamento laterale ai boschi: lungo il perimetro di aree
boscate, va creata una fascia di rispetto, priva di vegetazione,
tale da ritardare o impedire il propagarsi degli incendi).
La Protezione Civile della Regione Campania richiama
l'attenzione dei sindaci, "sulla necessità di rafforzare le
attività di ricognizione, sorveglianza, avvistamento e allarme
per incendi boschivi sul proprio territorio, anche avvalendosi
delle associazioni di volontariato di protezione civile, nonché
di sensibilizzare i cittadini e le associazioni di categoria
degli agricoltori e degli allevatori, promuovendo la cultura di
protezione civile e le corrette norme di comportamento per la
salvaguardia dell'ambiente. Si ricorda altresì l'obbligo per i
Comuni dell'istituzione e aggiornamento del catasto delle aree
percorse dal fuoco, nonché della redazione ed aggiornamento del
piano di protezione civile che contempli anche il rischio
incendi boschivi e di interfaccia".
Con lo stesso decreto si invitano le Prefetture a fare obbligo
ai sindaci dei Comuni interessati dal fenomeno degli incendi
boschivi, o di quelli ove esistono patrimoni forestali di
particolare pregio, tra l'altro, di: emanare specifiche
ordinanze, preordinate alla prevenzione degli incendi lungo le
strade, nelle campagne e nei boschi dei territori di rispettiva
competenza; comunicare alla Protezione Civile Regionale le
attività ad alto rischio esplosivo e/o di infiammabilità
(fabbriche di fuochi pirotecnici, depositi di carburanti,
depositi/fabbriche di prodotti chimici e plastici, ecc.),
ubicate nelle aree a rischio incendio boschivo;
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