Si è chiusa la terza edizione del
Green Med Symposium alla Stazione
Marittima di Napoli, evento dedicato alle opportunità green
promosso da
Ricicla.tv ed Ecomondo con la partnership della Regione
Campania: 1000
visitatori giornalieri, 22 eventi in diretta, 28mila persone
hanno
seguito l'evento online in tre giornate, 16 start up presenti, 3
Premi
all'innovazione assegnati, 80 attestati nelle mani di
altrettanti
studenti formati ai green jobs, 180 attestati per i
professionisti che
hanno seguito i corsi Ispra, 200 bambini in visita tra
laboratori e aree
demo, dimostrazioni, una mostra fotografica e decine di
occasioni di
incontro e networking.
"Abbiamo scritto una pagina nuova nella storia del rapporto tra
cittadini, imprese e istituzioni. La grande partecipazione
dimostra che
la Campania è pronta ad avviare quel processo di transizione
ecologica
che passa attraverso la messa a terra di opere e l'apertura di
cantieri.
Con oggi non si chiude un evento ma si apre un progetto che
punta a
riscrivere lo storytelling dell'ambiente nella nostra regione e
nel
nostro sud". Lo ha detto Giovanni Paone, editore di Ricicla.tv,
chiudendo i lavori del Symposium.
"Siamo soddisfatti di aver messo a disposizione la nostra
esperienza
fieristica maturata anche in contesti internazionali per
facilitare il
consolidamento e la crescita del Green Med Symposium. Una
manifestazione
rivelatasi di grande qualità che ha confermato che il sud del
nostro
Paese è pronto per cogliere i benefici della transizione
ecologica e
dell'economia circolare cui è storicamente vocato. Vogliamo
continuare a
investire energie ed impegno per costruire insieme al sistema
istituzionale e imprenditoriale un appuntamento complementare al
nostro
Ecomondo. L'obiettivo è quello di creare un network di nuove
competenze
utili a sviluppare le potenzialità del Mezzogiorno", ha
sottolineato
Lorenzo Cagnoni, presidente di Italian Exhibition Group.
Il vicepresidente della Regione Fulvio Bonavitacola ha delineato
le
prospettive per il futuro. Parola chiave: autonomia. "Abbiamo
messo in
sicurezza il ciclo dei rifiuti e puntiamo all'autosufficienza
regionale
per evitare il trasporto sia di materiale secco che di materiale
organico fuori regione. Inoltre, puntiamo all'autonomia idrica
perché
con la diga di Campolattaro con 3000 litri di acqua al secondo
copriremo
il 50% del deficit di approvvigionamento; l'altro 50% lo
dobbiamo
recuperare risparmiando gli sprechi perché sarebbe un delitto
sottrarre
risorsa naturale al minimo deflusso vitale, alle sorgenti e ai
corpi
idrici e poi sprecare l'acqua lungo le reti".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA