Ruolo e funzione dei Consorzi di
bonifica e irrigazione alla luce dei cambiamenti climatici in
atto, con in evidenza la struttura ed il lavoro svolto dagli
enti in Campania, una finestra sul valore economico, sociale e
ambientale della dell'agricoltura irrigua e in più uno spaccato
su quelli che saranno gli utilizzi delle acque dell'invaso di
Campolattaro, completamento del quale è l'opera più importante
in Campania del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Non
solo: in Campania i Consorzi di Bonifica e Irrigazione hanno
costruito un modello avanzato di irrigazione sostenibile,
puntando su alta tecnologia che sono in grado di esportare in
Australia.
E' quanto emerso oggi durante l'evento "Il dovere di praticare
la sostenibilità - I Consorzi di bonifica e la sfida della
transizione ecologica per superare l'emergenza climatica"
organizzato dall'Anbi Campania in occasione del centenario del
Convegno delle bonifiche venete del 1922 di San Donà del Piave,
quando esperti e politici del tempo codificarono per l'Italia le
basi tecniche e normative della "bonifica integrale" - ovvero il
riuso irriguo delle acque in eccesso, che sin da allora offriva
il doppio vantaggio di recuperare all'agricoltura zone
altrimenti acquitrinose e paludose e risorse idriche
diversamente non disponibili.
Nella relazione sullo stato dei Consorzi di bonifica in
Campania, il presidente Anbi Campania, Vito Busillo, che ha
ricordato i numeri regionali, dove i territori interessati dalla
bonifica coprono oltre il 60% della superficie per circa 900.000
ettari su un totale di 1.367.100. Inoltre, nelle aree di pianura
una superficie di circa 286.000 ettari è servita da opere di
scolo - realizzate e gestite dai Consorzi - e di questi oltre
16.000 ettari sono influenzati dal livello del mare e richiedono
il sollevamento meccanico con impianti idrovori. Mentre ben
100mila ettari vengono irrigati. Busillo ha sottolineato come
esista un "assioma netto tra agricoltura di qualità ed
efficienza dei Consorzi di bonifica".
"I sistemi di irrigazione nella nostra regione - ha
sottolineato Busilllo - sono tra i più innovativi in assoluto,
sistemi intelligenti 4.0, e sono gemellati con la stessa
agricoltura 4.0 e ci proiettano nel futuro. La Campania oggi può
puntare sulla sostenibilità con il risparmio idrico, ma non
solo. Il consumatore oggi richiede prodotti sostenibili oltre
che di qualità e i prodotti che provengono da un'agricoltura
irrigua sostenibile vanno incontro a questa richiesta del
consumatore".
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