(ANSA) - CASERTA, 08 FEB - Erano donne dello stesso nucleo
familiare a gestire il giro di spaccio di cocaina smantellato
nel Casertano dai carabinieri con dieci arresti (sei persone in
carcere e quattro ai domiciliari).
Il blitz dei militari ha interessato i comuni confinanti di
Marcianise e Capodrise, dove vivevano le quattro indagate, una
madre e tre figlie, tutte finite in carcere. Lucia Cozzolino, la
più anziana tra le tre, viveva in un appartamento di via Verga a
Marcianise con la figlia Sonia; l'altra figlia Emanuela viveva
con il marito Antonio e due bimbi piccoli in via Napoli a
Capodrise; bimbi che, data l'età, hanno seguito la madre in
carcere. C'era poi la terza figlia di Cozzolino, Anna, anch'essa
arrestata.
Un'attività di spaccio che le quattro donne - tutte con
precedenti per droga - hanno portato avanti anche dopo la morte
del marito della donna; anzi, anche il giorno del funerale, è
emerso dalle indagini coordinate dalla Procura di Santa Maria
Capua Vetere, lo spaccio è proseguito.
In carcere è finito poi anche colui che riforniva di cocaina
le spacciatrici: si tratta del 61enne Francesco Castaldo,
personaggio di spessore a Caivano (Napoli), dove opera nella
nota "piazza" del Parco Verde, e fratello del boss Pasquale
Castaldo, detto "o farano", ucciso nel settembre 2003 in un
agguato camorristico in un bar di Caivano.
Con un "gancio" così importante, le tre donne avevano sempre
cocaina a disposizione, e facevano salire a casa i clienti; ma
per evitare che una volta usciti dai loro appartamenti, i
consumatori potessero essere fermati dalle forze dell'ordine con
addosso la droga, facevano consumare la coca a casa, anche
davanti ai bimbi piccoli. Proprio da numerose segnalazioni di
cittadini che notavano un intenso via vai di persone negli
appartamenti delle tre donne, è partita l'indagine. Oggi durante
l'esecuzione delle ordinanze, i carabinieri hanno sequestrato
5500 euro in contanti, 43 grammi di coca e un centinaio di
grammi di marijuana e hashish. (ANSA).