"Ancora oggi continua ad essere
drammatico il numero delle vittime sul mare ed è sempre più
urgente una risposta politica".
Così il segretario di Stato vaticano, card. Pietro Parolin,
all'inaugurazione dell'anno accademico della Facoltà Teologica a
Napoli. "Il volto attuale del Mediterraneo - ha detto - è il
prodotto di tre grandi movimenti migratori che hanno
attraversato la storia antica e moderna. Il fenomeno della
mobilità umana è stato sempre al centro della sollecitudine
pastorale della Chiesa con una attenzione particolare
soprattutto tra il XIX e XX secolo quando le migrazioni hanno
assunto dimensioni di massa".
"Il Mediterraneo - per il cardinale - può concretamente
diventare un luogo di pace, ma solo se si afferma una diffusa
volontà politica che riconosce l' unità del mondo Mediterraneo a
partire dalle molteplici differenze che costituiscono questa
regione". "Da questa prospettiva - ha sottolineato - le fedi
religiose, se rifiutano il fondamentalismo e il fanatismo cieco,
come e' stato scritto nel documento sulla Fratellanza Umana
firmato ad Abu Dhabi nel 2019, possono svolgere un ruolo
preziosissimo: essere il ponte tra Asia, Africa ed Europa, il
collante delle tessere di un puzzle straordinario e complesso,
il principio di una integrazione tra i popoli della fame e
quelli dell' opulenza. E' una sfida eccezionale per la Chiesa,
per il Mediterraneo e per l' Europa intera".
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