''Dolore, rabbia e
paura'' sono i sentimenti che esprime Rita I., sorella maggiore
del 15enne accoltellato ieri pomeriggio a Gragnano (Napoli), da
sei minorenni che volevano ''punirlo"' per una precedente lite.
I responsabili del ''raid'' sono stati individuati nella notte
e denunciati, mentre il 15 enne è in attesa di eseguire il
tampone anti-Covid, prima di passare nel reparto di Chirurgia
dell'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. dove è
stato trasportato dal padre subito dopo il ferimento.
''Mio fratello ha subito una ferita seria all'altezza del
polmone. che è
stato sfiorato . e il coltello gli ha provocato un buco nella
pleura dal
quale esce aria. Soffre molto - dice Rita - ma soprattutto è
molto
scosso per quanto accaduto. Io non capisco che razza di persone
sono
quelli che lo hanno aggredito. Lui era solo e lo hanno preso
alle
spalle, perché sanno che lui pratica la boxe e avrebbe saputo
difendersi. Lo hanno aggredito in sei e persino con un'arma, per
una
lite in cui lui non c'entrava niente, perché ci stanno
raccontando che
l' obiettivo era il suo migliore amico al quale sono arrivate
anche
minacce di morte nei confronti della fidanzata e del papà''.
''Mio fratello si è sentito solo, impotente, circondato. Sembra
di
raccontare una scena da film invece è questa la realtà di tutti
i giorni
-continua Rita, raggiunta al telefono dall'Ansa- non è possibile
che non
si possa uscire di casa e dover temere di subire un'aggressione
alle
spalle da qualcuno con cui non hai nulla a che vedere''.
Le minacce ricevute dall'amico del 15enne, prima
dell'aggressione, sarebbero state inviate mediante
un'applicazione sul telefonino che non lascia traccia e
giunge anonima.
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