Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Droga:spaccio a S.Ferdinando e in tendopoli migranti,arresti

Droga

Droga:spaccio a S.Ferdinando e in tendopoli migranti,arresti

Coinvolti dipendente struttura e del porto di Gioia Tauro

CATANZARO, 17 giugno 2021, 09:16

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Spacciavano a San Ferdinando e pure all'interno della tendopoli che ospita i migranti. Quattro persone state arrestate dai carabinieri in esecuzione di un'ordinanza emessa dal gip Manuela Morrone su richiesta della Procura di Palmi. Nell'operazione "Marracash" sono coinvolti sei italiani e due cittadini gambiani. Si tratta di Musa Kuyateh e Omar Saidy che sono finiti in carcere come l'impiegato del porto di Gioia Tauro Roberto Michele Ferraro detto "u Marra", di 37 anni, e Cristina Broso, di 47, che lavora al front office della tendopoli. Il gip, inoltre, ha disposto l'obbligo di presentazione per Francesco Albano e Giuseppe Punturiero e il divieto di dimora per Antonino Lombardo e Matthias Bonasera.
    Stando all'inchiesta, condotta dai carabinieri della Stazione di San Ferdinando con quelli della Compagnia di Gioia Tauro, Ferraro si sarebbe adoperato nelle attività di spaccio di droga, in particolare di marijuana. La sua base operativa era un casolare nella periferia di San Ferdinando dove veniva aiutato da due suoi amici, Punturiero e Albano, che è attualmente detenuto per l'operazione "Eclissi" contro le cosche della zona.
    Durante le indagini, gli investigatori hanno individuato anche Cristina Broso. Secondo gli inquirenti, la donna era solita spacciare a San Ferdinando, San Costantino Calabro e Polistena e si riforniva da Ferraro o presso la tendopoli, dove prestava servizio e dove riceveva la marijuana da Kuyateh, un operaio addetto alla raccolta di rifiuti nella struttura. Sarebbe stato quest'ultimo il fulcro dello spaccio sia nei confronti dei cittadini africani domiciliati nella tendopoli che dei residenti a San Ferdinando. A sua volta Kuyateh si riforniva da un altro gambiano, Saidy, residente a Rosarno e ritenuto spacciatore di livello superiore poiché coordinava l'attività illecita nelle zone vicine alla tendopoli. Grazie alle intercettazioni e ai filmati, i carabinieri hanno documentato complessivamente 55 episodi di spaccio. Le telecamere, infatti, hanno permesso agli investigatori di individuare Lombardo e Bonasera accusati di aver fornito supporto agli spacciatori.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza