"La società ha portato in ritiro
la squadra. E' una risposta: nessuno molla". Lo dice Serse
Cosmi, allenatore del Crotone, alla vigilia della sfida con la
Sampdoria di domani sera allo stadio Ezio Scida, anche se
conosce bene le difficoltà della situazione che sta vivendo il
Crotone, sempre più vicino alla retrocessione.
Cosmi bandisce la parola motivazione: "Ho detto che quello
che conta è la motivazione anche se non voglio più usare questa
parola. Ne ho abusato. Ho detto che saremmo stati motivati e non
lo siamo stati come volevo io. Allora uso il singolare: io sono
molto motivato. Concordo che contro l'Udinese, dopo una buona
mezz'ora, al Crotone è mancato quel qualcosa in più che c'era
sempre stato. Mi auguro che sia stato un contraccolpo dopo
sconfitta di Spezia dove abbiamo subito oltre la sconfitta una
batosta sotto l'aspetto psicologico. La partita contro l'Udinese
è stata la cartina tornasole di questa stagione: abbiamo creato
meno di altre volte ma dobbiamo recriminare per quel palo che ci
avrebbe dato un risultato diverso rispetto alla prestazione
fatta. Per il Crotone neppure esprimersi al massimo ha
significato avere tre punti. Nessuno di noi vuole seguitare su
questo trend".
Contro la Sampdoria Cosmi annuncia diversi cambi. "Ci sarà un
turn over, per mille motivi. Ci sono giocatori - spiega - che
devono tirare il fiato ed altri che scalpitano. Cuomo e Rojas
sono giovani. Cuomo ha vinto campionato serie B e sta facendo
esperienza; Rojas ha 19 anni e deve giocare il nostro calcio ed
impararlo. Sono sicuro che è un ragazzo che avrà un futuro". Il
tecnico parla del mini ritiro per rispondere a chi sostiene che
la squadra abbia ormai mollato.
"Non credo - dice - che il presidente si sia divertito. Lo ha
fatto per mandare un segnale. Nessuno molla. Poi se questo è un
ritiro mi viene da sorridere: qui ti alzi e vedi questo mare. Io
ne ho fatto di ritiri ed avevano caratteristiche diverse. Serve
a stare insieme e magari i calciatori in questi frangenti
possono condividere alcune cose. Io credo che oggi devono
condividere la grande delusione e ripartire per condividere
qualcosa che non voglio nominare".
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