(ANSA) - POTENZA, 17 MAG - "Ripartiamo unitariamente più
forti e non ci fermeremo fino a quando non avremo tutte le
risposte in grado di fare chiarezza per governare finalmente la
transizione e dare certezze sul futuro dello stabilimento e dei
lavoratori": è la posizione espressa oggi da Fim, Uilm, Fismic e
Uglm sullo stabilimento di Melfi (Potenza) di Stellantis,
espressa durante un attivo unitario svoltosi proprio a Melfi.
Secondo le quattro organizzazioni sindacali, "Melfi deve
riprendersi il ruolo di protagonista che nel tempo, grazie ai
sacrifici dei lavoratori, si è conquistato. Oggi è il momento di
fare chiarezza innanzitutto sul presente": è necessario "mettere
sul tavolo i numeri riguardanti l'organizzazione del lavoro oggi
in essere nello stabilimento e per chiedere il pieno rispetto
delle norme. Sul tema delle trasferte, le quattro sigle
sindacali metalmeccaniche, pur comprendendo la necessità, non
hanno condiviso il metodo utilizzato dall'azienda, considerato
poco ortodosso per il trasferimento dei lavoratori".
Fim, Uilm, Fismic e Uglm si sono dette "consapevoli che a
Melfi alle quattro vetture elettriche si devono necessariamente
aggiungere altri modelli per garantire la saturazione di tutta
l'area industriale: chiederemo il supporto nella discussione
anche delle nostre organizzazioni sindacali nazionali, con
tavoli specifici su Melfi con i vertici Stellantis".
Intanto, stamani, davanti alla fabbrica, si è svolto un
volantinaggio organizzato dalla Fiom-Cgil: "Le trasferte,
l'esodo e la riduzione sulle linee dei lavoratori nello
stabilimento Stellantis di Melfi vanno sospese". La Fiom ha
chiesto "un miglioramento delle condizioni di lavoro, la
riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario, il
ripristino della pausa di dieci minuti, nuovi strumenti per
garantire un turn over occupazionale tra i lavoratori più
anziani per consentire loro la pensione anticipata e ai giovani
di essere inseriti sulle linee, incentivi al salario, nuovi
ammortizzatori sociali e formazione atta a governare la
transizione energetica e garantire qualità del lavoro e
occupazione". (ANSA).