Il trasporto ferroviario merci e la
sua intermodalità con porti e interporti sono strumenti chiave
per raggiungere, grazie anche agli interventi del Piano
Nazionale di Ripresa e Resilienza. gli obiettivi del Piano
Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima 2030 e favorire e
rendere duratura la crescita dell'economia italiana. E' quanto
emerso nel corso di MercinTreno 2021 che ha riunito 40 speakers
tra stakeholder del comparto e rappresentanti delle istituzioni.
Nei lavori "è emersa la "carenza di personale e criticità del
settore, necessità di agevolare il traffico internazionale
attraverso una maggiore coesione e connessione con gli attori
europei. E' stata inoltre approfondita la presenza del treno nei
Porti, ed in particolare come il trasporto ferroviario possa
favorire l'importazione e l'esportazione delle merci attraverso
i terminal portuali italiani, nel rispetto dell'ambiente e con
massima efficienza". Dai panel sono arrivate alcun "osservazioni
condivise: Necessità di una strategia organica per arrivare ai
risultati attesi. Importanza di una semplificazione normativa
con riferimento alle autorizzazioni. Poche risorse per l'ultimo
miglio ferroviario e l'importanza dello stesso nella strategia
di rilancio del settore. Necessità di valutare negli interventi
non solo la sostenibilità ambientale ma anche quella economica e
sociale Maggiore coordinamento tecnico fra RFI, Imprese
Ferroviarie, Fornitori e Ansfisa con supervisione del MIMS.
I rappresentanti delle istituzioni presenti sono stati
Maurizio Castelletti, Direzione Generale Mobilità e Trasporti
della Commissione Europea, la Presidente di Commissione Ambiente
e Territorio e LL.PP. della Camera dei Deputati, Alessia Rotta,
la Presidente di Commissione Trasporti, Poste e
Telecomunicazioni della Camera dei Deputati, Raffaella Paita e i
Viceministri delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili,
Teresa Bellanova e Alessandro Morelli
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