di Monica Paternesi
Un tuffo dove il mare è più blu. Ma
non solo. Sono le 45 località balneari premiate quest'anno con
le Vele di Legambiente e Touring Club Italiano la Sardegna è in
vetta alla classifica, seguita da Toscana e Puglia,poi Campania
e Sicilia; il Trentino-Alto Adige è pluripremiato per il turismo
lacustre, ma la vetta dei laghi è del Veneto. Si tratta di
luoghi dove le acque sono pulite, le zone più incontaminate ma
anche quelle che sono sempre più accessibili e favoriscono un
turismo ecologico e sostenibile.
La classifica 2022 con i luoghi che entrano nell'annuale
Guida blu è innanzitutto una riconferma per molte località che
ormai hanno saputo fare tesoro di buone pratiche amministrative
dimostrando che un nuovo modo di fare turismo è possibile,
puntando sull'ambiente e sull'inclusività.
In dettaglio i comprensori a 5 vele sono: in Sardegna le
terre della Baronia di Posada,la Gallura costiera, il
comprensorio di Baunei, il litorale di Chia, il Golfo di
Oristano con la Penisola del Sinis e l'isola di Maldiventre al
litorale della Planargia sulla costa occidentale. In Toscana le
Cinque Vele sventolano quest'anno sui comuni dei comprensori
della Maremma, della Costa d'Argento e dell'Isola del Giglio e
sull'Isola di Capraia. In Puglia in vetta alla classifica
figurano le isole Tremiti, il comprensorio dell'Alto Salento
ionico e quello dell'Alto Salento Adriatico. Cinque Vele anche
in Sicilia con le isole di Pantelleria e di Salina, in Campania
con i comprensori del Cilento antico e della Costa del Mito, in
Liguria con i Comuni delle Cinque Terre. Una bandiera a Cinque
Vele anche per la Basilicata con la Costa di Maratea.
Vacanza a Cinque Vele anche per gli amanti del turismo
lacustre: premiati i laghi di Molveno, Fiè e Monticolo in
Trentino-Alto Adige, il lago dell'Accesa in Toscana, il lago di
Avigliana Grande in Piemonte; in Veneto il lago del Mis (al
primo posto) e in Lombardia il comprensorio di Comuni della riva
Occidentale del Lago di Garda. "La nuova edizione della nostra
guida - ha commentato Stefano Ciafani, presidente nazionale di
Legambiente, presentando a Capri l'iniziativa - racconta della
sinergia che si è instaurata tra buone amministrazioni locali e
quella parte sana dell'imprenditoria del mondo balneare, capace
di gestire le spiagge al meglio, con meno cemento e ottime
performance ambientali".
Per mappare le quasi cento zone balneari esaminate nella
guida, 45 delle quali poi descritte in dettaglio, e per
classificarle in base all'attribuzione delle Vele, oltre alla
fondamentale valutazione dello stato delle acque, dei fondali e
delle spiagge "concorrono al giudizio vari altri indicatori di
qualità ambientale e di accoglienza turistica, dall'integrità
del paesaggio all'efficienza nella gestione dei rifiuti, dal
peso dei consumi energetici agli standard di accessibilità dei
luoghi, dal livello dei servizi ricettivi e di mobilità alla
cura dei beni storici e artistici del territorio, all'attenzione
con cui se ne promuovono tipicità produttive, artigianali,
alimentari", spiega il presidente del Touring, Franco Iseppi.
Nella guida non mancano zone di consolidata tradizione balneare,
anche se l'obiettivo è quello di valorizzare quelle meno note e
perciò più incontaminate. Attenzione specifica viene data alla
segnalazione delle attività ecologiche e sostenibili, come
escursioni in bicicletta, percorsi in canoa, immersioni,
trekking tra boschi e sentieri e la scoperta dell'entroterra.
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