Nei prossimi cinque anni Nestlé
investirà 1,2 miliardi di franchi svizzeri per promuovere
l'agricoltura rigenerativa in tutta la sua catena di
approvvigionamento. L'annuncio arriva in concomitanza con il
vertice delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari di New York.
Sono tre le direzioni in cui il gruppo intende aiutare gli
agricoltori ad utilizzare pratiche rigenerative, rispettose
dell'ambiente: fornire assistenza tecnica per applicare nuove
tecnologie, offrire un sostegno agli investimento e anche
"pagare un sovrapprezzo per prodotti provenienti
dall'agricoltura rigenerativa".
"Attraverso le nostre partnership di lungo corso con le
comunità agricole di tutto il mondo vogliamo accrescere il
nostro supporto verso pratiche agricole che siano buone per
l'ambiente e per le persone - ha spiegato Mark Schneider, CEO di
Nestlé - Al fine di sostenere una corretta transizione, per noi
è fondamentale aiutare gli agricoltori di tutto il mondo che si
assumono i costi e i rischi legati al passaggio all'agricoltura
rigenerativa".
"Siamo consapevoli - ha aggiunto il Chairman Paul Bulcke - che
l'agricoltura rivesta un ruolo fondamentale nel miglioramento
della salute del suolo, nel ripristino del ciclo dell'acque e
nell'aumento della biodiversità a lungo termine".
Come parte di questo piano globale per sostenere la
transizione a una agricoltura rigenerativa, Nestlé Italia ha
avviato con Steriltom, storico fornitore di polpa di pomodoro
per le pizze Buitoni, all'inizio del 2021 un primo progetto di
agricoltura rigenerativa che, grazie a sonde "intelligenti"
installate nei campi, contribuisce a risparmiare più del 40% di
acqua per l'irrigazione dei pomodori.
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