La città di New York fa causa
alle big del petrolio. L'accusa è di aver "sistematicamente e
volontariamente ingannato i consumatori", nascondendo l'impatto
delle loro attività sui cambiamenti climatici e ammantando con
un ambientalismo di facciata le loro pratiche, allo scopo di
apparire ecologici agli occhi dell'opinione pubblica. Proprio
come fece Big Tobacco, hanno denunciato i legali della Grande
Mela, spacciando le sigarette light e a basso contenuto di
nicotina come più salutari e nascondendo i reali pericoli per la
salute.
L'annuncio dell'azione legale presentata presso una corte
dello stato di New York è stato dato dal sindaco Bill de Blasio
nel giorno della Giornata della Terra, mentre a Washington era
in corso il vertice dei leader mondiali sul clima voluto dal
presidente americano Joe Biden. Nel mirino ci sono i giganti
Exxon, Shell, Bp e l'American Petroleum Institute. "Hanno
violato la legge che protegge i consumatori - ha denunciato de
Blasio - mettendo in campo una campagna pubblicitaria e sui
social media volta a convincere la gente di un qualcosa che era
falso e pericoloso".
Big Oil non ci sta e replica come una causa simile sia già
stata persa da New York di recente, quando un giudice della
corte di appello di Manhattan stabilì che le questioni legate
alle emissioni di gas serra debbano essere trattate non a
livello statale ma federale, anche in base alle norme dei
trattati internazionali. New York però ci riprova.
"Si tratta - spiega un portavoce di Exxon - di azioni che non
hanno merito e non fanno nulla per portare avanti sforzi
significativi contro il cambiamento climatico. Noi invece
sosteniamo le iniziative globali portate avanti dalla politica e
dalle aziende per mettere a punto soluzioni reali". La causa
della Grande Mela, rincara la dose Shell, è essenzialmente la
stessa di quella già respinta: "Affrontare il cambiamento
climatico richiede politiche da parte del governo e sostenute da
un'azione inclusiva da parte di tutti i settori, incluso il
nostro, e da parte della società nel suo complesso".
Intanto Biden, intervenendo per il secondo giorno al summit
sul clima, rilancia la possibilità di creare "milioni di posti
di lavoro e ben pagati" grazie allo sforzo di tutti i Paesi per
creare "una nuova industria e un'economia più pulita da lasciare
ai nostri figli e ai nostri nipoti". "Questa è una grande
opportunità, bisogna investire in innovazione accelerando lo
sviluppo delle tecnologie", ha aggiunto. E sulla necessità di
maggiori investimenti sull'innovazione e la ricerca da parte dei
settori pubblico e privato si è concentrato anche l'intervento
di Bill Gates, che ha lanciato un appello a tutti i leader
mondiali: sul fronte della lotta ai cambiamenti climatici la
cooperazione internazionale è essenziale, è un imperativo. Senza
cooperazione, ha aggiunto, non si potranno raggiungere gli
obiettivi che si sono fissati e non si potrà evitare la
catastrofe.
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