"La correlazione fra un Pianeta in
salute e una società giusta è il vero obiettivo della
transizione ecologica. Non abbiamo la ricetta, non ce l'ha
nessuno. Stiamo cercando di capire dove andare". Lo ha detto
stamani il ministro della Transizione ecologica, Roberto
Cingolani, nel corso del webinar "Verso la Conferenza Nazionale
per lo Sviluppo Sostenibile".
Per il ministro "la sostenibilità è un concetto di
compromesso fra diverse istanze, che cambiano nel tempo. I
problemi sono tutti interconnessi e richiedono soluzioni
multiple". Cingolani ha elencato 8 punti nella sua agenda:
programmi internazionali e nazionali per l'ambiente, clima,
trasporti, abitazioni, chimica, rifiuti, uso delle risorse
naturali, cibo e biodiversità.
"Con questa agenda avremo molto da costruire - ha concluso
Cingolani -. Mi sono dato qualche mese per creare un documento
di visione che rimanga per le future scelte che verranno fatte
da chi farà politica. Servirà per indirizzi durevoli per le
future generazioni".
Per Cingolani, "la transizione ecologica va affrontata con
un'ottica 'glocal'. Il primo punto è
che l'umanità deve mettersi d'accordo su cosa fare, poi ciascun
Paese deve fare il suo".
Al secondo punto dell'agenda, il neo-ministro mette il clima:
"Il danno è veloce, il recupero è lungo. Se portiamo le
temperature sopra i 2 gradi dai livelli pre-industriali, poi ci
metteranno secoli a scendere".
Altra grande sfida della Transizione ecologica sono i
trasporti: "L'elettrificazione, il trasporto pubblico, la
riduzione dei mezzi privati. Bisogna trovare un giusto
equilibrio fra le esigenze dell'economia e dell'ambiente".
Il quarto punto riguarda le abitazioni: "In metà del pianeta,
la principale fonte di inquinamento sono le case e le cucine. I
centri urbani creano tgrandi opportunità, ma anche grandi
problemi".
Altro punto nell'agenda di Cingolani è la chimica: "Viviamo
in un'era 'chemical intensive': plastica, pestidici,
antibiotici, sostanze nuove delle quali non conosciamo i
rischi".
Il ciclo dei rifiuti è il sesto punto, mentre al settimo c'è
l'uso delle risorse naturali: "Fra luglio e agosto avremo già
consumato le risorse dell'anno e cominceremo a consumare quelle
dell'anno successivo. Occorre puntare sul recupero dei
materiali. Servirebbe insegnare ai nostri figli forme di
sobrietà digitale".
Infine, il cibo e la biodiversità: "Fatta 100 la massa
globale degli animali selvatici, quella degli animali domestici
è 700, quella degli uomini 300. L'agricoltura intensiva pone
problemi. La soluzione non è fermare il progresso, ma neppure
fare quello che si vuole".
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