E' on line sul sito del ministero
della Transizione ecologica il primo "Youth4Climate Manifesto",
che raccoglie le idee e le proposte emerse a Milano, a fine
settembre, durante "Youth4Climate Driving Ambition" e poi
discusse tramite successivi incontri di consultazione, l'ultimo
dei quali si è tenuto oggi in formato virtuale. "Youth4Climate
Manifesto" verrà inviato a tutti governi che si riuniranno nella
decisiva COP26 della Convenzione Onu sul clima all'inizio di
novembre a Glasgow. Lo si legge in una nota del Mite.
Dal primo Working Group, "Ambizione climatica", è emersa la
richiesta di coinvolgere d'ora in poi i giovani "in tutti i
processi decisionali" relativi al cambiamento climatico; mettere
in condizione i giovani di portare il proprio contributo
("capacity building") e di finanziare adeguatamente la
partecipazione dei giovani alle politiche climatiche.
Il secondo Working Group, "Ripresa sostenibile", ha messo a
punto cinque questioni intorno alle quali i giovani chiedono che
si realizzi una ripresa sostenibile post-pandemia: approccio
olistico, diversificato e inclusivo alla transizione energetica
e ai green jobs, che non dimentichi le comunità vulnerabili;
rafforzamento delle misure di adattamento, resilienza e
ricostruzione nei casi di danni provocati dagli effetti più duri
dei cambiamenti climatici; priorità alle soluzioni basate sulla
natura e alle soluzioni che garantiscano eguaglianza sociale e
tutela delle popolazioni indigene; un sistema di finanza per il
clima che sia trasparente e che regoli chiaramente le emissioni
di carbonio; riconoscere che anche il settore del turismo deve
contribuire al raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle
emissioni e che è necessario coinvolgere tutti gli stakeholder,
compresi i giovani, le donne, le comunità indigene e i gruppi
marginali.
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