"Respingere gli assalti di chi vuole
far rientrare tra gli investimenti sostenibili nella Ue anche
tecnologie che sostenibili non sono affatto, come gas e
nucleare": questo l'appello che WWF, Greenpeace, Legambiente e
T&E (Transport and Environment) rivolgono al Presidente del
Consiglio, Mario Draghi, e al Ministro della Transizione
Ecologica, Roberto Cingolani.
In questi giorni l'Unione europea deve stabilire la
Tassonomia per la finanza sostenibile, una classificazione delle
attività economiche private che stabilisce quali sono 'green',
ovvero in linea con la strategia UE di decarbonizzazione, e
quali no. La Tassonomia dovrebbe fornire alle imprese e agli
investitori un riferimento certo per sapere quali investimenti
sono in linea con gli obiettivi dell'Ue sul clima (taglio del
55% delle emissioni al 2030 rispetto al 1990 e zero emissioni
nette al 2050).
"La Tassonomia serve dunque a promuovere la diffusione di
tecnologie verdi ed innovative, non a finanziare le tecnologie
fossili o in altro modo dannose per l'ambiente - scrivono le ong
ambientaliste -. Le regole della tassonomia, che al momento
escludono gas e nucleare, sono state definite sulla scorta delle
raccomandazioni di un Technical Expert Group, composto da
soggetti prevalentemente provenienti dal mondo della finanza".
"Una Tassonomia che includa gas e nucleare, e che quindi non
definisca le tecnologie green in maniera chiara ed univoca -
concludono le ong -, sarebbe uno strumento inutile, vanificando
gli sforzi che il settore finanziario stesso, ha compiuto negli
ultimi anni, allontanerebbe la finanza dagli obiettivi climatici
e farebbe retrocedere l'Europa su posizioni meno ambiziose di
altri paesi, tra i quali la Russia e la Cina".
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