Enel ha ricevuto l'autorizzazione
finale dal Ministero della Transizione Ecologica per la
cessazione definitiva dell'impianto a carbone della centrale
termoelettrica "Eugenio Montale" di La Spezia. Lo ha reso noto
l'azienda con un comunicato
In Italia Enel ha già chiuso le centrali a carbone di Genova,
di Bastardo (Gualdo Cattaneo, Perugia) e a fine 2020 ha chiuso
il Gruppo 2 della centrale "Federico II" di Brindisi. Con
l'autorizzazione alla chiusura di La Spezia e con quella dei
gruppi 1 e 2 della centrale "Andrea Palladio" di Fusina
(Venezia), già ricevuta, quest'anno saranno dismessi ulteriori
870 MW.
"Il via libera alla chiusura del gruppo a carbone della
centrale di La Spezia - commenta Nicola Lanzetta, Direttore Enel
Italia - è un importante passo in avanti nel nostro impegno per
la transizione energetica. Con queste ulteriori autorizzazioni,
in Italia avremo dismesso complessivamente circa 1.900 MW di
capacità a carbone entro la fine del 2021".
A livello globale, a partire dal 2019 la capacità installata
di Enel da fonti rinnovabili ha superato per la prima volta
quella da fonti termoelettriche. Il Piano nazionale integrato
per l'energia e il clima (Pniec) prevede che l'Italia abbandoni
la produzione di energia dal carbone entro il 2025.
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