L'Italia deve adottare una Strategia
nazionale sull'economia circolare che monitori i flussi di
risorse immessi nella produzione e ne valuti gli impatti
ambientali, definisca obiettivi minimi di riutilizzo dei beni,
sia vincolante per le pubbliche amministrazioni e indirizzi le
politiche industriali, crei un'agenzia nazionale per l'economia
circolare, monitori le misure e sostenga le aziende, preveda
incentivi e fiscalità di vantaggio, regoli gli appalti verdi.
Sono alcune fra le proposte per la Strategia italiana
sull'economia circolare presentate oggi a Ecomondo a Rimini dal
Circular Economy Network, il think-tank delle aziende del
settore e della Fondazione sviluppo sostenibile. La Strategia
nazionale per l'economia circolare è prevista dal Pnrr entro
giugno 2022, e una bozza è già stata pubblicata sul sito del
Ministero della Transizione ecologica per raccogliere
osservazioni e suggerimenti.
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