Un italiano su due è disposto a
pagare di più, pur di acquistare un prodotto alimentare la cui
realizzazione sia avvenuta a minore impatto ambientale. È quanto
emerge da un'indagine realizzata da Bva Doxa per Fiera Milano,
in occasione di TuttoFood e Host.
Dalla ricerca emerge anche che il 95% degli intervistati
considera la sostenibilità un elemento importante nel
determinare le proprie scelte, sensibilità che è notevolmente
cresciuta dopo l'esperienza vissuta con la pandemia. Analizzando
le aspettative dei consumatori per i prossimi 4 anni, emerge
anche un maggior desiderio di sostenibilità nel packaging dei
prodotti (68%), seguito dalla loro tracciabilità (64%) e da una
maggiore richiesta di salubrità e attenzione al benessere (51%).
Secondo l'indagine Doxa, realizzata attraverso 500 interviste
online inoltre, la quasi totalità degli intervistati conosce il
concetto di 'responsabilità', ma solo il 34% ritiene di averne
una conoscenza approfondita. Dubbi e perplessità emergono
soprattutto su come identificare quanto siano effettivamente
sostenibili i prodotti in commercio. Emerge quindi la necessità,
da parte di aziende, associazioni di categoria e istituzioni, di
trovare soluzioni per rendere in qualche modo misurabile
l'effettivo sostenibilità dei prodotti che si dichiarano tali,
per evitare che la forte propensione degli italiani su questi
temi si affievolisca per mancanza di fiducia.
Infine, il 72% dei consumatori considera molto importante il
ruolo delle innovazioni tecnologiche per facilitarne l'adozione
di soluzioni di minor impatto ambientale dal parte del mondo
della ristorazione e dell'ospitalità. Tra questi, macchinari che
consentano una riduzione degli sprechi e una maggiore gestione
dei rifiuti, attrezzature a basso impatto ambientale, soluzioni
smart e l'utilizzo del digitale per ridurre il consumo di
plastica e carta.
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