Ridurre del 50% le emissioni di CO2
dei propri stabilimenti rispetto al 2010, aumentare il contenuto
di materie prime sostenibili in tutti i suoi prodotti al 40%.
Sono gli obiettivi al 2030 del gruppo Michelin che punta a
raggiungere la neutralità di carbonio entro il 2050. Altro
tassello della "All Sustainable Strategy" annunciata da
Michelin, è la volontà di progredire in tutti gli indicatori
(finanziari, ambientali, sociali, culturali) promuovendo
innovazione, equità, sicurezza e buone pratiche industriali in
ogni stabilimento, attraverso quella che è definita 'la
strategia delle tre P (People, Planet, Profit)', in cui le
necessità di generare profitto, deve necessariamente coesistere
con le esigenze delle persone e del pianeta. Per perseguire
questi obiettivi, Michelin punta su progetti diversificati che,
oltre a lavorare su processi industriali sempre più efficienti,
comprende l'espansione della propria presenza anche nei campi
dei servizi & soluzioni inerenti alla mobilità, nel mercato dei
compositi flessibili, stampa 3D, apparecchiature mediche e
logistica e, infine, nella produzione di energia rinnovabile a
idrogeno, grazie ai sistemi fuel-cell di Symbio, filiale del
gruppo Michelin da inizio 2019.
L'Italia è tra i Paesi che svolgeranno un ruolo fondamentale
in questa evoluzione: con gli stabilimenti di Cuneo, dedicato
alla produzione di pneumatici vettura e Alessandria per la
produzione di pneumatici autocarro, Michelin è il primo
produttore italiano, con una capacità produttiva installata di
oltre 14 milioni di pneumatici/anno. A Torino è presente il
reparto per la produzione di semi finiti e il nuovo European
Distribution Center, la Direzione Commerciale di Milano e l'Edc
di Pomezia.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA