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Responsabilità editoriale di ASviS

Alta sostenibilità: la visione della dignità umana unisce Fratelli tutti e Agenda 2030

Se ne è discusso su Radio radicale nella rubrica ASviS condotta da Manieri e Viettone, ospiti Alessandrini, Mallen e Manconi.

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La pandemia ha esacerbato le disuguaglianze, ha acceso nuove tensioni e minacciato il rispetto dei diritti fondamentali in tutto il mondo. Una questione approfondita nello studio pubblicato dal gruppo di Lavoro ASviS sul Goal 16 “Pace, giustizia e istituzioni solide”, che ha stimolato il dibattito al centro dell’ultima puntata di “Alta sostenibilità”, andata in onda su Radio Radicale il 10 maggio e condotta da Valeria Manieri ed Elis Viettone, con gli ospiti Giuditta Alessandrini (professoressa di pedagogia sociale e del lavoro presso l'Università Roma Tre), Marcella Mallen (presidente Fondazione Prioritalia e coordinatrice del Gruppo di Lavoro ASviS sul Goal 16), Luigi Manconi (sociologo e presidente di "A buon diritto Onlus").

“Il documento nasce come commento all’enciclica Fratelli tutti di Papa Francesco, che tratta in modo molto alto e concreto temi e argomenti affrontati nel Goal 16 dell’Agenda 2030, come tolleranza, diritti umani e principio d’inclusione. Con il Gruppo di Lavoro dell’ASviS ci siamo resi conto che l’enciclica era coerente ai target del Goal 16”, ha esordito Marcella Mallen, “abbiamo scritto il nostro documento con l’obiettivo di avviare una discussione su questi temi, per dare uno slancio nuovo ad azioni e processi responsabili. Papa Francesco indica nella fraternità, nell’apertura alla diversità e nel recupero del valore della gentilezza un nuovo modo per alimentare la coesione sociale. Devo dire che la vera sorpresa alla fine del nostro lavoro è stata quella di renderci conto di quanti punti di convergenza ci siano tra enciclica e Agenda 2030, entrambi rivolti a tutto il mondo con un appello a una responsabilità comune per la creazione di un futuro sostenibile”.

Nel suo intervento, Giuditta Alessandrini si è soffermata sulla parte che più l’ha colpita dell’ultimo lavoro di Papa Francesco: “Ho riscontrato, tra i diversi temi dell’enciclica, un elemento che è al centro dell’Agenda 2030. Si tratta della visione della dignità, un diritto inviolabile e fondamentale. Rispettare la dignità, posta anche come obiettivo delle politiche, significa non solo superare la fragilità e la vulnerabilità delle persone, ma impegnarsi per una costruzione positiva delle opportunità. Nell’enciclica viene fatta anche una riflessione sul radicalismo legato all’individualismo e alla dimensione locale. Un aspetto molto attuale. Proprio questa mattina leggevo una notizia sul tema che mi ha lasciata stupita: ancora oggi, a distanza di oltre un anno dall’esplosione della pandemia, per i ragazzi fino ai 35 anni ci sono delle forti contrazioni sulle opportunità di vita. Inoltre, le disuguaglianze territoriali in Italia sono collegate anche alla rottura dell’ascensore sociale, aspetto ancor più rimarcato nel Sud Italia. Per questo motivo, credo che una delle tante lezioni presenti nell’enciclica sia proprio il richiamo alla dignità, fattore importante per il rispetto di un dialogo intergenerazionale”.

Luigi Manconi ha invece parlato della svolta che le ultime encicliche presentano sotto l’aspetto culturale, sottolineando l’importanza della sentenza emessa il 24 marzo dalla Corte costituzionale tedesca sulla crisi climatica. “La pandemia ha accentuato tutte le forme di disuguaglianza, sia all’interno delle società nazionali sia a livello planetario. In base a quanto detto fino a ora, volevo evidenziare che l’enciclica Fratelli tutti è stata preceduta dalla Laudato si’. Per certi versi questi due documenti sono da considerare come un unico testo, e secondo me la seconda enciclica è ancor più innovativa della prima e per un motivo cruciale: con la Laudato si’ viene rovesciato il paradigma dominante della teologia. Fino a questa enciclica, infatti, l’uomo veniva visto come sovrano della natura, ma con la Laudato si’ viene elaborato un approccio del tutto diverso dove sostenibilità e rinnovabilità diventano categorie cruciali. È su questo piano che si inserisce proficuamente la Fratelli tutti. È come se pian piano stesse cambiando lo scenario intellettuale, il passo avanti è molto significativo. Voglio poi ricordare qualcosa che mi ha colpito. Vent’anni fa ero il portavoce dei Verdi, e non posso non sottolineare la notizia della sentenza della Corte costituzione tedesca del 24 marzo scorso, che ha imposto la questione ambientale come priorità dell’agenda politica e della tutela del principio di giustizia intergenerazionale e dove, soprattutto, viene proposta una interpretazione interessante dell’equilibrio climatico. Quest’ultimo è descritto infatti come il cuore e il fondamento di tutte le libertà e di tutti i diritti poiché, scrive la Corte, ‘determina tutte le dimensioni della vita individuale e collettiva’. Una questione, quella climatica, che diventa dunque fondamento di tutte le altre questioni”, ha concluso Manconi.

di Ivan Manzo

 

RIASCOLTA L’ULTIMA PUNTATA – Alta sostenibilità: Diritti e giustizia nel mondo, crescita delle disuguaglianze

Vai all'archivio delle puntate di Alta sostenibilità, la trasmissione di ASviS a cura di Valeria Manieri, Ruggero Po ed Elis Viettone, in onda il lunedì dalle 12:30 alle 13:00 su Radio Radicale.

Responsabilità editoriale e i contenuti sono a cura di ASviS


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