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Avio ad Expo Dubai, Spazio è occuparsi della Terra

Temi centrali nello spazio: accessibilità e sostenibilità

DUBAI ANSAcom

Occuparsi dello spazio significa occuparsi del nostro futuro. E' questo il tema chiave dell’evento Space 4 Sustainability, spazio per la sostenibilità, organizzato da Avio al Padiglione Italia di Expo Dubai, dove è in corso la settimana dedicata allo Spazio. E nel Padiglione Italia i vertici del gruppo che realizza e sviluppa lanciatori spaziali e sistemi di propulsione solida e liquida per il trasporto spaziale, hanno parlato di parlato di space economy, tecnologia e sostenibilità nello spazio e dallo spazio.

"C'è una crescita annua del 6%, per cui i soggetti attivi nel settore stanno aumentando e Avio è impegnata nella creazione di progetti di nuova generazione e nell'accessibilità, anche dei paesi meno sviluppati economicamente", ha affermato l'amministratore delegato di Avio Giulio Ranzo sottolineando la grande attenzione alle applicazioni dello spazio per quanto riguarda lo studio del clima e illustrando i progetti di nuova generazione, i razzi Vega C, che consentiranno una forte riduzione del costo del trasporto. Inoltre la parte propulsiva dei nuovi lanciatori sarà a metano, perché è un propellente pulito e consente costi minori. Anche il tema dell'accessibilità è un argomento su cui batte molto Avio. Durante l’evento, l'ad di Avio Ranzo e Simonetta di Pippo, direttrice dell’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari dello spazio extra- atmosferico, hanno annunciato i finalisti delle proposte per un lancio sul Vega C di payload provenienti da istituti di ricerca e università, in particolar modo di Paesi in via di sviluppo, nell’ambito del programma dell’UNOOSA “Access to Space 4 all”, di cui Avio è parte. I finalisti sono un progetto dell’Università di Nairobi, Kenya, e uno dell’Università della Malesia.

"Vega C è la visione dell'Italia di fare per primo un oggetto capace di orbitare per mesi, non per qualche ora, e svolgere funzioni, attività come la ricerca farmaceutica in assenza di gravità e poi rientrare - spiega Ranzo - Noi lanceremo oggetti più piccoli ma caratterizzati dalla forte innovazione".
Claudio Comparini, CEO di Thales Alenia Space, spiega che lo Spazio è importante per generare dati. "La conquista dello spazio serve per il nostro pianeta, per questo è decisiva la creazione di un razzo come Vega C, per far si che quello che i dati generano sullo Spazio siano utilizzabili anche a terra" dice Comparini. Un messaggio a cui si unisce anche l'astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea, Luca Parmitano: "Oggi possiamo generare una mole di dati e capire come costruire una terra sostenibile, lo spazio è fondamentale per la nostra casa terra."
Insomma lo spazio dà benefici per la terra, ma quello che abbiamo lasciato nello spazio negli ultimi 60 anni è oggi anche un problema. "Satelliti dismessi e non gestiti, oggi c'è un serio problema serio di impatto nello Spazio con oggetti che viaggiano ad una velocità da proiettile, da schivare per evitare altre esplosioni. Per questo c'è da pensare al futuro, ma anche al passato". Lo dice la professoressa del Politecnico di Milano, Michelle Lavagna, che ha partecipato all'evento, che ha dato due soluzioni: togliere gli oggetti in orbita e trovare una discarica, progettata in maniera ecologica, e poi monitorare questo traffico, perché è problema di oggi che andava risolto ieri. "Ci abbiamo messo 60 anni per creare questo problema, ce ne metteremo 130 per risolverlo" dice la professoressa Lavagna.

L'astronauta Luca Parmitano, in collegamento, conclude: "Anche nello spazio c'è bisogno di utilizzare risorse rinnovabili, la tecnologia spaziale spinge nella direzione del riutilizzo". Un messaggio a cui si unisce anche il Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Giorgio Saccoccia, che ha ribadito come parlare di spazio per la sostenibilità è molto importante.

In collaborazione con:
Avio

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