La valorizzazione del talento femminile. E' questa l'anima della quinta edizione del premio 'Women Value Company' Intesa Sanpaolo - in diretta on-line, 'Inclusione, talento femminile e parità di genere: risorse strategiche per la crescita e l’innovazione aziendale' - istituito dalla Fondazione Marisa Bellisario e dal gruppo bancario per dare visibilità alle Pmi che investono su donne, gender equality e welfare. L'obiettivo di coinvolgere le imprese in un percorso di empowerment femminile e dare visibilità alle pratiche più virtuose e innovative.
Le due imprese vincitrici che si aggiudicano la 'Mela d'oro' sono Sargomma, con sede a Torino, e Quid, impresa sociale di Verona. Le vincitrici sono state scelte da una rosa di 100 Pmi, selezionate tra le 800 che si sono autocandidate dal 22 marzo al 2 maggio in tutta Italia.
All'appuntamento partecipano la ministra per le Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti, tre imprenditrici di successo come Lara Botta, Stefania Brancaccio e Maria Cristina Piovesana; al centro riflessioni su nuove sfide delle strategie aziendali, a partire da sostenibilità, digitalizzazione e innovazione tecnologica; è previsto anche il monologo dell’autrice e attrice teatrale Alessandra Faiella.
Per la categorie piccole imprese ha vinto Sargomma di Torino che vanta 40 anni di esperienza nella progettazione, sviluppo e produzione di componenti in gomma e materie plastiche per sistemi complessi nei settori automotive, agri, industrial e nautico e esporta un terzo della sua produzione in Europa, Usa e America Latina. Per la categorie delle medie imprese ha vinto Quid di Verona, impresa sociale di moda etica e sostenibile made in Italy, a marchio proprio e in co-branding con aziende internazionali di moda e lifestyle, che produce capi e accessori realizzati con tessuti in eccedenza e fine serie, recuperati grazie a una rete di 52 produttori e brand partner.
Le 100 Pmi selezionate nella rosa delle finaliste sono per il 61% piccole imprese e per il 39% medie imprese, distribuite per il 53% nel Nord Italia, il 31% nel Centro e il 16% al Sud; il 70% è attiva nei settori dei servizi, della manifattura e del commercio. Anche in questa edizione, seppure in un contesto tuttora difficile, hanno dimostrato che "investire sulle donne e sul welfare è una strategia vincente, rivelando inoltre una sensibilità maggiore verso i propri dipendenti: il 72% dimostra un andamento positivo del fatturato; il 92% ha attivato o implementato lo smart working; il 74% offre ai dipendenti soluzioni di assistenza e copertura sanitaria".
In periodo Covid - viene spiegato - queste imprese hanno attivato azioni per "mitigare gli effetti negativi sull’occupazione (anticipazioni cassa integrazione, lavoro flessibile, contributi utenze domestiche) e sull’attività, investendo in modo lungimirante su innovazione (50%), digitale (33%), impatto sociale (28%), internazionalizzazione (26%), Esg e sostenibilità (22%), filiere e territorio (20%). In pratica, su tutti i temi portanti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr)".
In collaborazione con:
INTESA SANPAOLO