(ANSA) - L'AQUILA, 07 GIU - Un cerasuolo abruzzese fra i tre
migliori vini al mondo in abbinamento con la carne, il Karma
Rosé 2020 dell'azienda agricola Chiusa Grande di Nocciano in
provincia di Pescara. Le eccellenze gastronomiche abruzzesi che
si sposano con i grandi rosati, come l'arrosticino, a sorpresa,
con celebrati champagne francesi, o il formaggio con vini
veneti, bulgari e moldavi, e le ferratelle con il moscato
spagnolo: nella vetrina internazionale basata sulla sfida dei
rosé in abbinamento con il cibo, dieci premi sono andati a
rosati francesi, cinque a italiani, quattro a spagnoli, uno
ciascuno a Portogallo, Slovacchia, Moldavia, Romania e Bulgaria.
Questo l'esito della competizione internazionale di 'Food &
rosè selection', organizzata dal Concours Mondial de Bruxelles
in collaborazione con la Regione Abruzzo, che ha visto da
venerdì a ieri sera in gara a L'Aquila 110 vini rosati, di cui
15 cerasuoli abruzzesi, valutati nell'eccellenza
dell'abbinamento con il cibo. Una formula che rappresenta una
prima mondiale, con otto categorie di piatti della tradizione
culinaria abruzzese: aperitivo, pesce crudo, pesce cotto,
salumi, carni cotte, cibi piccanti, formaggi e dessert.
Le premiazioni, con trofei assegnati a una terna di vini per
ciascun abbinamento, si sono celebrate ieri sera, a conclusione
di una serrata tre giorni con degustazioni da parte dei 45
giudici internazionali provenienti da 20 Paesi.
"L'obiettivo era di affermare l'abbinamento tra vini che
hanno vinto a marzo le Grandi medaglie d'oro e le Medaglie d'oro
al concorso Mondiale di Bruxelles, con eccellenze gastronomiche
abruzzesi, e l'operazione è riuscita a meraviglia, ora questi
abbinamenti potranno rappresentare un'opportunità per aprire
nuovi mercati alle eccellenze del territorio. E invitano anche a
sperimentare nuove modalità di consumo, che esaltano la
versatilità di un vino eccezionale come il rosato, non più di
nicchia e relegato all'aperitivo, ma come vino da pasto, con
pari dignità al fianco dei vini rossi e bianchi" spiega la
coordinatrice dell'evento, Karin Meriot.
I giudici hanno valutato gli accostamenti enogastronomici,
con i piatti preparati dagli allievi dell'istituto alberghiero
'Leonardo da Vinci' del capoluogo che, guidati dai docenti,
hanno trasformato ed elaborato prodotti di eccellenza come lo
zafferano di Navelli, il pecorino di Farindola, il caciocavallo
di Pescocostanzo, la ventricina vastese, le lenticchie di Santo
Stefano di Sessanio, gli arrosticini, solo per citarne alcuni.
L'ambasciatore in Italia di Concours Mondial de Bruxelles,
Carlo Dugo, ha sottolineato che la gara ha restituito risultati
sorprendenti: prodotti e piatti tipici abruzzesi, si è scoperto,
si abbinano alla perfezione con grandi vini esteri, gli
arrosticini, ad esempio, con due champagne rosati francesi, "e
non era certo scontato: ciò rappresenta un salto enorme,
generazionale e culturale, che apre interessanti prospettive di
mercato. Un altro piatto tradizionale come le pallotte 'cacio e
ova' e i formaggi si sono incontrati con vini della Bulgaria,
della Moldavia e Veneti, il moscato spagnolo è perfetto con le
ferratelle e altri dolci della tradizione regionale. Insomma,
grandi vini stranieri da questa sera sono diventati ambasciatori
nel mondo delle eccellenze abruzzesi, un'arma in più per
l'internazionalizzazione, per l'export e la ristorazione". Ieri
sera è stato consegnato a Roberto Terzini il premio Gran
medaglia d'oro e il premio Rivelazione Italia, vinto nello
scorso marzo a Bruxelles dal cerasuolo dell'azienda agricola
Terzini di Tocco da Casauria (Pescara). (ANSA).