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Legge Urbanistica: Sospiri, Corte Costituzionale scioglie nodo

Consiglio regionale

Legge Urbanistica: Sospiri, Corte Costituzionale scioglie nodo

'Riconosciuta validità norma Regione Abruzzo'. No comma 4 art.42

PESCARA, 10 giugno 2021, 17:50

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"La Corte Costituzionale ha definitivamente sciolto il nodo sulla Legge Urbanistica approvata dalla Regione Abruzzo, ritenendo valide le motivazioni e le ulteriori precisazioni inserite relativamente alle misure urgenti di semplificazione". Lo annuncia, in una nota, il presidente del Consiglio regionale dell'Abruzzo Lorenzo Sospiri, ufficializzando la sentenza definitiva emessa dalla Corte Costituzionale sui ricorsi presentati dal Governo contro la Legge finanziaria 2020 della Regione Abruzzo-Legge di Stabilità regionale 2020.
    "È stato riconosciuto - prosegue Sospiri - il diritto di estensione della possibilità di accesso 'ai benefici per il recupero dei sottotetti per fabbricati esistenti al 30 giugno 2019', altrimenti fermo al 2011, mentre abbiamo puntualizzato meglio il rispetto rigoroso del Piano Paesaggistico, così come il rispetto delle normative comunali vigenti in termini di urbanistica, e la decisione della Corte, che ha approvato la legge, ha confermato la bontà dell'obiettivo cardine dell'intero dispositivo normativo: ridurre i tempi della burocrazia e snellire le procedure, tema su cui abbiamo lavorato con l'assessore delegato Nicola Campitelli che ringrazio per l'impegno profuso. È stato invece dichiarato incostituzionale il comma 4 dell'articolo 42 della legge finanziaria, con il quale avevamo disposto l'esclusione dall'erogazione di aiuti e benefici economici dei soggetti che si macchiavano di reati persecutori o maltrattamenti in ambito familiare, misura nata a supporto e rinforzo delle norme contro i femminicidi, e che, evidentemente, cercheremo di capire come riproporre sempre nel rispetto delle norme rispetto costituzionale e legalità".
    "Non ha superato l'esame di costituzionalità il comma 4 dell'articolo 42 - specifica Sospiri - la norma con cui si concedono benefici e agevolazioni in termini di accesso ad alloggi popolari per quegli uomini che, cessato un matrimonio, si ritrovano senza casa, destinata ai figli o alla moglie, ma con l'obbligo di provvedere comunque al mantenimento della prole e con l'onere di ritrovare un appartamento da prendere in locazione con relative spese, condizione che spesso ha determinato situazioni di forte criticità e contrasto sociale.
    Con il comma 4, però, escludevamo dall'accesso a tali sostegni le persone che si macchiavano e venivano condannate per reati contro la persona, ovvero di 'casi' di maltrattamenti o atti persecutori nei confronti della famiglia stessa, ex moglie o figli. A suscitare le perplessità della Corte costituzionale è stata proprio la definizione di 'reati contro la persona', in qualche modo troppo ampia e generica, che, evidentemente, dovremo puntualizzare meglio in futuro, credendo in una misura che mira a tutelare le famiglie, contro il fenomeno dei femminicidi. Resta la soddisfazione - conclude Sospiri - per la validità di quella norma urbanistica in cui abbiamo fortemente creduto e che sicuramente supporterà il rilancio del comparto in Abruzzo".
   

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