La situazione epidemiologica in
provincia di Teramo e in Abruzzo continua a migliorare
costantemente. A confermarlo sono i dati sui ricoveri, che nella
Asl di Teramo a oggi sono 31 di cui 2 in terapia intensiva.
Numeri che hanno permesso alla Asl di chiudere tutti gli altri
presidi Covid lasciando in attività solo quello dell'ospedale
Mazzini del capoluogo. "Abbiamo chiuso anche la terapia
intensiva Covid - ha spiegato il manager Maurizio Di Giosia - in
quanto i due positivi li abbiamo portati in Rianimazione dove
sono allocati due posti dedicati, così da evitare dispersione di
personale tra i due lotti. Questo ci consentirà di vedere con
ottimismo il futuro e cominciare a riaprire anche con più
interventi chirurgici l'ospedale di Teramo. Anche il tasso di
positività sui tamponi è basso, tanto che già da oggi potevamo
essere messi in zona bianca. Ma bisogna sempre tenere alta
l'attenzione in quanto, nel momento in cui il tasso di contagio
è basso, il minimo aumento potrebbe compromettere il passaggio
in zona bianca che dovrebbe avvenire lunedì prossimo".
Di Giosia ha poi annunciato come da qualche giorno la Asl di
Teramo si sia dotata di un laboratorio Covid che sopperisce alle
esigenze del territorio e si servirà della collaborazione con
l'Istituto Zooprofilattico, prevalentemente per il
sequenziamento delle varianti.
Intanto prosegue spedita la campagna vaccinale, con la
piattaforma delle Poste che dal 3 giugno sarà aperta a tutte le
fasce d'età. "Noi abbiamo somministrato a oggi 132.560 prime
dosi - ha sottolineato il direttore sanitario - considerato che
abbiamo circa 36mila under 16 e che la popolazione target è di
270mila persone ciò significa che il 48% della popolazione
teramana ha ricevuto la prima dose. Proseguendo con questo ritmo
di marcia, a settembre, forse anche qualche prima, raggiungeremo
l'immunità di gregge".
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