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Teatro, "Non ditelo alle stelle" in scena matinée di Tsa

Teatro, "Non ditelo alle stelle" in scena matinée di Tsa

Produzione con New Sounds and beyond e Officine Solidali Teatro

PESCARA, 09 marzo 2023, 09:15

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Non ditelo alle stelle" è il nuovo appuntamento con il Matinée del Teatro Stabile d'Abruzzo, venerdì 10 marzo a Pescara nel Teatro Madonna del Rosario, ore 10. "Non ditelo alle stelle" è un'opera con testo e regia di Federica Vicino, scenografia e videoinstallazioni Emanuele Dragone, assistente alla regia Jamal Mouawad, musiche originali Angelo Valori, con Pascal Di Felice, Riccardo Pellegrini, Enrico Valori e Lorenzo Valori. Lo spettacolo fa parte del progetto "L'arte non si ferma", voluto dal direttore artistico Giorgio Pasotti ed è una produzione del TSA in collaborazione con New Sounds and beyond e Officine Solidali Teatro.
    Ispirato a una storia vera, è un allestimento di teatro civile che parla di guerra e di emigrazione. Durante la Seconda Guerra Mondiale, i paesi di entrambi gli schieramenti applicarono l'internamento dei cittadini originari dei paesi nemici per timore dello spionaggio. Prima della guerra, l'Arandora Star era stata una nave da crociera. Nel 1940 fu riconvertita dal governo inglese in nave cargo e adibita al trasporto di prigionieri. Il primo luglio di quell'anno, sull'Arandora Star furono imbarcati 1500 uomini. I più erano emigranti italiani di prima e seconda generazione. Accusati di essere spie, reali o potenziali, del fascismo, a loro venne riservato un trattamento terribile. Furono loro negati i diritti civili e politici, a molti vennero confiscate le proprietà. Ai familiari non furono date informazioni di alcun genere né sul motivo dell'arresto né su dove sarebbero stati deportati. Il 1º luglio 1940, l'Arandora Star, stracarica di internati salpò dal porto di Liverpool. Il 2 luglio 1940, a largo della costa nord-ovest dell'Irlanda, fu centrata da un siluro sparato dall'U-Boat U47 e affondò in trentacinque minuti. Persero la vita più di ottocento persone, 446 delle quali erano italiane.
   
   

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