(ANSA) - VENEZIA, 02 FEB - Concentrare il contact tracing sui
soli sintomatici, tenere le scuole 'libere' e puntare al 31
marzo come data per dichiarare il termine dello stato di
emergenza. Sono le linee di exit strategy dal Covid indicate
dal governatore veneto Luca Zaia. Nella regione la curva di
crescita dei contagi è in graduale discesa, così come i numeri
dei ricoverati in ospedale. Ma con 'botte' di 15-20mila nuovi
positivi al giorno il sistema di tracciamento con i tamponi non
può reggere per tutti. Per questo Zaia si dice "convinto che
dovremo sempre più concentrarci sui sintomatici e non possiamo
pensare di correre dietro a tutti i cittadini. Se già domani
mattina si decidesse che il contact tracing fatto come è ora non
ha più senso, sarebbe già un risultato: perché con 20mila casi
al giorno è saltato"". Questa filosofia, secondo il
governatore, "cambierebbe la vita dei sistemi di sanità
pubblica". Poi c'è il capitolo delle scuole e dei contagi in
classe:: "per la scuola - spiega - deve funzionare il 'modello
morbillo': chi va a scuola e ha un compagno positivo al Covid
deve restare il classe. Dobbiamo chiedere che le scuole restino
libere". Infine lo sguardo verso il momento in cui si potrà
riprendere una vita 'normale'. "Sono convinto - afferma Zaia
-che il 31 marzo bisogna porre fine allo stato di emergenza".
Il bollettino Covid odierno mostra il rallentamento dei
contagi: sono 14.190 i nuovi positivi nelle ultime 24 ore -
un'incidenza del 9,98% su oltre 140.000 tamponi processati - le
vittime sono 30. L'Rt (l'indice di trasmissibilità) è sceso a 1.
Restano sempre molti i soggetti positivi in isolamento, 208.908
persone, 7.302 meno di ieri però. In netto calo i ricoveri
ospedalieri: i posti letto occupati da malati Covid sono 1.972
(-37), dei quali 1.808 (-35) nelle aree mediche, e 168 (-2)
nelle terapie intensive.
Intanto un interessante studio epidemiologico condotto a
Verona - in tre fasi, nella primavera 2020, in piena prima
ondata pandemica, poi ripreso a novembre 2021, e quindi nel
gennaio 2022 - ha dimostrato che 93% dei residenti nel capoluogo
scaligero ad oggi risultava protetto contro il Sars CoV2, perché
venuto in contatto con il virus (32,3%) o perché vaccinato
(91,9%). (ANSA).