l palcoscenico, per una volta, non è
quello dell'Hurlingham Club di Londra, sulle sponde del Tamigi,
ma l'ufficio dell'azienda dove Manuela Furlan trascorre le
proprie giornate lavorative, prima di raggiungere il campo
d'allenamento. Come per il Torneo maschile in gennaio, anche il
Sei Nazioni Femminile muove i primi passi del proprio 2021 con
un lancio internazionale con le sei capitane collegate da
remoto, ma pronte a darsi battaglia dal prossimo 3 aprile. Per
le azzurre, necessario attendere una settimana in più, il 10
aprile, per scendere in campo al 'Lanfranchi' di Parma contro
l'Inghilterra campione in carica e fare visita una settimana più
tardi, a Glasgow, alla Scozia che prosegue il suo lungo raduno
di avvicinamento al Torneo.
Due partite fondamentali per definire l'avversario che il 24
aprile, di nuovo al 'Lanfranchi', decreterà il piazzamento della
squadra di Andrea Di Giandomenico nel torneo 2021.
"Pensiamo ad una gara alla volta, a trovare la fiducia nel
nostro gioco, nelle nostre strutture. Quando la performance è
alta, la prestazione è normalmente adeguata ed il risultato la
rispecchia", spiega Manuela Furlan, al suo terzo anno da leader
dell'Italdonne, nel corso della presentazione.
L'obiettivo a lungo termine è strappare il pass per i Mondiali
del 2022 in Nuova Zelanda, dopo il posticipo di un anno imposto
dalla pandemia che ha provocato rivisitazioni di calendari e
formule a tutto il rugby internazionale.
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