(ANSA) - VENEZIA, 26 FEB - Il Veneto non si attende novità
peggiorative dal monitoraggio di stasera, che dovrebbe
confermare la regione in fascia gialla. Questo nonostante il
trend dei contagi sia tornato da una settimana a far
preoccupare. Anche oggi una giornata sopra quota 1.000
contagiati dal virus in 24 ore: sono stati esattamente 1.174 i
tamponi positivi al SarsCov-2 e 23 i decessi registrati dal
bollettino della Regione. Gli infetti dall'inizio dell'epidemia
salgono a 331.451, le vittime a 9.814.
Regge però la situazione degli ospedali, che continua a
mostrare numeri in discesa. Nei reparti non critici sono
ricoverati 1.197 pazienti Covid (-20), mentre è stabile, 134, il
dato delle terapie intensive.
Insomma il Veneto, a meno di sorprese, non dovrebbe entrare
nel gruppo di regioni che potrebbero da stasera passare dal
giallo all'arancione, come'Piemonte, Lombardia e Marche (per la
Basilicata si profilerebbe il rosso).
Il presidente Luca Zaia, nel consueto punto stampa, ha
parlato di "una lenta, timida crescita' dei casi. L'incidenza
dei positivi sui tamponi è al 3,05%, però, dopo molto tempo - ha
sottolineato il governatore - è tornato ad aumentare il numero
dei soggetti attualmente positivi, 23.439 (+ 490).
Zaia ha accolto positivamente il richiamo fatto ieri alla Ue
dal premier Mario Draghi per chiedere una azione più coordinata
sui vaccini e alle case farmaceutiche il rispetto degli accordi:
"è un appello autorevole - ha detto - che arrivando da una
personalità come Draghi non può essere rimandato al mittente".
Ma ha sostenuto che "l'Europa ne esce debole da questa vicenda
dei vaccini, e' evidente che altri Paesi in giro per il mondo
hanno fatto contratti migliori". (ANSA).